Nella notte profonda
si consumano le stelle.
Un dolore m’innonda:
un amor di cose belle.

SANDRO PENNA, 1936

Quartina di settenari e ottonari piani, a rima alterna, abab. Al paesaggio notturno, solo accennato, è correlato il sentimento del poeta, in ossimoro: dolore/amore.

Io mi permetto di aggiungere che questa breve lirica è a mio giudizio, di una profondità e dolcezza uniche.