Non mi riconosco in un tempo
che non ha silenzi per sussurare,
né spazi per camminare in punta di piedi,
né pazienza per aspettare i sogni.
E’questo un tempo che corre,
grida, esalta, cancella la vita
tra le immagini false dei social
dove non ha senso la vera realtà
ma il mercato di merci fittizie
esposte sul davanzale dell’apparire.
Eppure c’è un sentire dentro
che dissotterra paure
brucia sorrisi di luce non vera
mentre l’inquietudine s’affaccia
su consensi intrisi di lustrini:
mano di vernice maldestra
a coprire il buio della solitudine.
