Cari amici di Alessandria Today, oggi voglio proporvi l’intervista a Camillo Lanzafame, autore di “Racconti brevi” edito da Aletti.

Camillo, parlaci un po’ di te, chi sei? Eccomi! Camillo Lanzafame, classe ’68, l’anno delle contestazioni e delle rivoluzioni di massa! Sono nato a Messina, sposato con Rosalba. Confermo la frase attribuita alla scrittrice britannica Virginia Woolf: “Dietro un grande uomo (ammesso che lo sia) c’è una grande donna”. Per lavoro ho vissuto a Velletri, Vicenza, Torino e da settembre del 2002 sono ritornato nella mia bedda Trinacria, a Palermo. Tra le mie passioni ci sono il cinema (Hitchcock, Verdone tra i preferiti); lo
sport (calcio, tennis, ciclismo); la musica (tra gli italiani… De André, De Gregori, Fossati, Stadio, Zucchero e Zibba). Quest’ultimo artista ha firmato la prefazione alla mia silloge poetica “In una notte con solo due stelle” (2014 – Tracce nel vento edizioni). Amo la buona lettura, “Il vecchio e il mare” di Hemingway, tra i preferiti. Mi piace spaziare dalla narrativa alla poesia, dai testi filosofici ai libri d’inchiesta, dal fantasy al genere “nonsense”. Mi piace molto lo stile narrativo della scrittrice Nadia Terranova e del “Maestro” Andrea Camilleri che ho omaggiato con un aforisma che apre il
mio libro di narrativa “Racconti brevi” (2019 – Aletti Editore). Tante sono le testimonianze di apprezzamento per i miei lavori espresse da critici letterari. Alcune mie poesie sono racchiuse in volumi antologici con prefazione di prestigiosi nomi nel campo della cultura: Alessandro
Quasimodo, Mariella Nava, Francesco Gazzè, Giuseppe Aletti, tra gli altri.

Perchè un libro di racconti? Dopo aver scritto le sillogi poetiche: “In una notte con solo due stelle” e “Vibrazioni del cuore” (2015 – Tracce nel vento edizioni) ed aver pubblicato da coautore alcune antologie, ho partecipato a diversi concorsi letterari con i miei racconti, riscuotendo molti apprezzamenti e positive critiche da parte delle qualificate Giurie. Nel 2018 ho vinto il Premio Internazionale “Salvatore Quasimodo” con il racconto “Il bambino sceriffo” (Presidente di Giuria, Alessandro Quasimodo) ed ho accettato la proposta editoriale della Aletti di pubblicare un volume con le mie storie. Credo che questo libro possa essere uno di quegli amici che vorrei incontrare nella vita per trarre arricchimento attraverso il suo vissuto. Un caro amico che faccia passare, in sua compagnia,
alcuni momenti piacevoli della giornata.

Come sono nate le idee per questi racconti? Sono 14 racconti brevi, pertanto di rapida lettura, ognuno con una propria identità. I generi
trattati sono diversi: temi sociali di grande impatto come femminicidio, pedofilia; fantasy; giallo, dove c’è da scoprire il colpevole e altri più leggeri, anche ironici. Sono racconti di fantasia, ma prendono spunto anche da circostanze occasionali o persone incontrate che stimolano la mia
curiosità. Altre idee nascono ascoltando e leggendo la cronaca di eventi, purtroppo, spesso tragici.


Quanto sono autobiografici? Nei racconti finora scritti, non sono molto autobiografico, forse lo sono più in qualche lirica composta. Mi piace trasmettere le emozioni che vivo, condividerle con chi mi legge. La più grande soddisfazione è quando queste emozioni diventano proprie del lettore che si rispecchia in qualche verso facendolo suo!

Quanta “sicilianità” c’è nei tuoi racconti? I racconti sono ambientati un po’ dovunque… anche in posti totalmente di fantasia. Mi piace, nella stesura dei dialoghi tra i personaggi, utilizzare anche qualche frase dialettale (ovviamente utilizzo più il siciliano). Sono spesso espressioni che mi capita anche di ascoltare casualmente per strada e che aggiungono una colorita e simpatica narrazione alle storie.


Prossimi progetti? I progetti futuri sono numerosi. Oltre “Racconti brevi 2” ho in cantiere una nuova silloge poetica, un diario di guerra (memorie di un reduce dei campi di concentramento), una storia fantasy e altri racconti “nonsense”. Cerco sempre di scrivere indossando i panni del “buon artigiano” con un paziente e scrupoloso lavoro di rifinitura, correzione e calibratura, speranzoso di trovare nel lettore un positivo riscontro che possa gratificare la mia scrittura.

In bocca al lupo per i tuoi prossimi progetti allora, e grazie per il tempo che ci hai dedicato!

Anna Pasquini – Alessandria Today

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