Ci scrutiamo negli occhi,diventati
inquieti gabbiani in cerca di nido
dopo l’affronto delle labbra senza
parole e la prigione dei gesti
nel dubbio di risposte cercate
ma eluse dalla distanza
che ci rende estranei a noi stessi.
Sono giorni sconosciuti nella logica
di un paradosso che pietrifica ogni
possibile slancio d’amore a ricucire
trame di un vissuto che chiede
un abito di colore per vestire
ancora di speranza la prospettiva.