(dedicata ad Armando Saveriano).

Doccia adesso alla bambola bambina
ha sporcato il suo vestito
Di chi è la colpa?
di chi.

l’uscio di casa grufola
intrufolarsi è facile
porte aperte al vento
violenta la casa vuota
lattine abbandonate
residui di cibi su una speranza
noleggiata
sparso per terra
il sale del furore
chi se n’è voluto disfare?.

nelle latrine
il diario-del-per-sempre
dove bombardavano i messaggi
di un selvaggio io
quant’era caldo allora e
rosso e bello il sangue!
nel diario adesso solo fogli bianchi:
ogni immortalità da pagina scritta
masticata.

Doccia adesso alla bambola bambina
ha sporcato il suo vestito.
Di chi è la colpa?
di chi.

l’ombrello ancora aperto a stivalate
di passione
almeno lui ricordasse
quando la pioggia piangeva
e ogni goccia era l’ultima maschera del sole
che la guardava ed era ricambiato
l’intenso ombrello che
la inventava al vento
e diceva che la furia era lì
era furiosa.

il ragazzo (i suoi baci), la mamma, le sorelle
gli amici di un tempo amico,
quei personaggi vivi
ora lisci intonacati
morti
quasi vissuti solo nella rabbia
la bocca veglia
solleva polvere di calma
e mentre sfoglia la rassegnazione
scorre freddo in vena
sangue bianco.

Doccia adesso alla bambola bambina
ha sporcato il suo vestito.
Di chi è la colpa?
di chi.

E’ sua la colpa:
ha rinunciato a
rubare
nei tubi dove scaricano i miracoli.

( da L.T. Metafisiche rallentate: qui ampiamente rivisitata)

Maya con la bambola" di Picasso: analisi
https://poesiesemiserie.com/page/39/