Alfredo Monaco. Chirugo. Covid 19: Una bellissima giornata

21 novembre alle ore 19:32

Oggi per me è una bellissima giornata e ne voglio condividere con te e tutti voi i motivi. Ho ricevuto l’esito del tampone per la ricerca del sars-cov-2, il coronavirus che a fine ottobre si è attaccato a me in ospedale

Mi ha costretto a casa per per 20 giorni per fortuna con sintomi clinici lievi accompagnati però dall’ansia la paura l’angoscia che in poche ore se non in pochi minuti potessero peggiorare e condurmi alla forma di covid 19 che molto spesso troppe volte è risultata e risulta fatale per tanti.

Mi sono imposto un difficile isolamento per l’ansia, la paura, l’angoscia di trasmettere il morbo alle persone care, alla mia famiglia, che ringrazio per l’aiuto e il sostegno che non mi hanno fatto mancare 

Ringrazio tutti gli amici tutti quelli che sapevano che non mi hanno fatto mancare la loro vicinanza anche se da lontani con messaggi telefonate contatti

Ringrazio tutti di cuore e non ne cito alcuno per non dimenticarne altri.

Ringrazio gli editori delle TV locali piemontesi che stanno vivendo la difficile situazione sempre con il sorriso ed ho cercato di non tirarmi indietro anche nei momenti che vi assicuro non facilissimi per dare un mio contributo. Sono stato con te tutte le sere, nel “Cosa Succede” di Wlady su primantenna dalle 19 alle 19:30 con pillole di consigli ed un minimo di spensieratezza. Sono stato con gli amici di rete7 che mi ospitano da anni su “Buongiorno Dottore” e mi hanno tutti fatto sentire la propria solidarietà, amicizia e vicinanza

Non sono purtroppo positivo agli anticorpi quindi posso ancora contrarre la malattia ma mi limito alla gioia di oggi.

Il mio pensiero oggi va a tutti coloro che non ce l’hanno fatta.

A tutti coloro che soffrono e ahimè soffriranno a casa; a chi soffe e e soffrirà negli ospedali.

 a tutti gli operatori di supporto, alle Forze Armate, ai Volontari, ai sanitari: medici, infermieri, OOSS, personale delle pulizie, della manutenzione dei centralini, dei SISP, tutti. Ma proprio tutti coloro che si stanno adoperando per contrastare combattere il covid19 e aiutare le persone malate. 

Un pensiero grato alla Medicina del Territorio, tanto maltrattata che tanto, ma proprio tanto lavoro sta facendo in questo momento. Questa malattia non comporta soltanto problemi di salute ma possiamo scrivere fra le sue conseguenze la tragedia sociale, economica, umana che stiamo vivendo tutti insieme.

Non abbattiamoci e non abbruttiamoci. Molti hanno sbagliato e sbaglieranno ancora. Alcuni hanno forse sbagliato in malafede, gli auguro di no alcuni, altri in buona fede.

Il mio appello in questo momento e all’unità: rispettiamo le regole manteniamoci lontani ma vicini indossiamo la mascherina, sempre! Abbiamo rispetto degli altri e di noi stessi, della nostra ed altrui salute.

Questa pandemia è uno spartiacque, uno spartiacque epico.

Ha messo a nudo la fragilità del nostro schema mentale dello stare insieme e di un sistema socio-economico, gigante dai piedi d’argilla, fondato sul consumismo, il possesso, il danaro, l’egoismo e l’ipocrisia.

Non va bene, non va bene, non va bene!

Dobbiamo immaginare e disegnare un nuovo modello di società, un nuovo modo di stare insieme.

Una società solidale, amicale, disponibile a fare qualche sacrificio affinché tutti ma proprio tutti possano poi stare se non bene, meglio. Dobbiamo imparare a stringere i denti come i nostri nonni che hanno vissuto la drammaticità della Seconda Guerra Mondiale, ma si sono sacrificati, rimboccati le maniche e costruito un paese civile, moderno, attrezzato.

Non disperdiamo quella ricchezza culturale,non buttiamola via ma usiamola come esempio per rimboccarci le maniche e tutti insieme dico ripeto tutti insieme imbocchiamo la strada nuova di una collettività pacifica, solidale, conviviale, convivente e tollerante.

Dobbiamo trovare nuovi modelli di lavoro e di redistribuzione del reddito, per sostenerci l’un l’altro a superare questo difficile momento e guardare al futuro con fiducia.

Abbiamo l’opportunità, la necessità, l’obbligo di non ripetere gli stessi errori del passato recente e meno recente non solo in tema sanitario ma soprattutto nel modello socio-economico.

Non dobbiamo arrenderci, io non mi sono arreso.

L’unità, l’unità, l’unità di tutti noi è l’ingrediente per vincere questa terribile tragedia collettiva ed è l’unico modo per poter vincere questa difficile difficilissima partita contro il coronavirus e il covid-19 voglio bene a tutti voglio bene a tutti