Quando passerà la tempesta, di (K.) O ‘ Meara – Poesia scritta durante l’epidemia di peste nel 1800)

da Alma Bigonzoni

E si amano le strade

e siamo sopravvissuti

di un relitto collettivo.

Con il cuore piangente

e il destino benedetto

Ci sentiremo felici

Solo per essere vivi.

E gli daremo un abbraccio

al primo sconosciuto

e loderemo la fortuna

di conservare un amico.

E poi ricorderemo

tutto quello che abbiamo perso

e una volta impareremo

tutto ciò che non abbiamo imparato.

Non saremo più invidiosi

Beh, tutti avranno sofferto.

Non avremo più ignavia

Saremo più compassionevoli.

Varrà di più ciò che è di tutti

Che ciò che non ho mai ottenuto

Saremo più generosi

E molto più impegnati

Capiremo il fragile

cosa significa essere vivi

Suderemo empatia

per chi c’è e chi se n’è andato.

Ci mancherà il vecchio

che chiedeva un peso sul mercato,

che non sapevamo il suo nome

ed è sempre stato al tuo fianco.

E forse il vecchio povero

Era Dio travestito.

Non hai mai chiesto il nome

perché avevi fretta.

E tutto sarà un miracolo

E tutto sarà un’eredità

E la vita sarà rispettata,

la vita che abbiamo guadagnato.

Quando passerà la tempesta

Ti chiedo Dio, triste,

Che tu ci renda migliori,

come ci avevi sognato.

(K.) O ‘ Meara – Poesia scritta durante l’epidemia di peste nel 1800)