Alfredo Monaco. Chirurgo: 23 novembre 1980, ore 19,34

23 novembre 1980, ore 19,34. Le viscere della terra scuotono la superficie per 90 interminabili secondi devastando Campania e Basilicata con le ferite più profonde e dolorose in Irpinia.

Per mesi si sono rincorse le scosse di assestamento, acuendo

dolore, sconcerto e paura, che già si annidavano nei nostri cuori. Allo stesso tempo tanto, ma proprio tanto ho imparato: ero al 2° anno di Medicina e frequentavo già la Chirurgia al 2° Policlinico. Tra le tante cose che ho imparato allora, ho scoperto e visto la “crush syndrome”, la sindrome da schiacciamento.

Nulla è più insidioso del terremoto fra tutte le devastazioni naturali perché ti toglie la sicurezza della tua tana, della tua casa. Il tuo rifugio può essere la trappola mortale e questo, ti assicuro, è terribile.

Un pensiero a tutte le vittime di quel sisma e, simbolicamente, a tutto il personale sanitario dell’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi che ha perso la vita sotto le macerie dell’ospedale. Nessuno sovravvisse al sisma, nessuno in paese.

Un abbraccio particolare al mio amico e collega Aniello Arbucci.

Lui sa perché.