Mi soffermo e osservo il disamore
l’assurdità dell’astio
l’abile strategia della paura
i meccanismi dell’indifferenza
_ molteplici e sibillini _
l’arte tipica degli specialisti del dolore
o degli inquisitori
buoni soltanto a spargere
tutte le colpe del mondo sul mondo
da quello noto a quello ignoto.
Mi sento urtata
anche lasciandoli liberi
si rischia di morire poco a poco
defraudati d’ogni pensiero lucido.
Arrivo al punto da non avere più fiato
mi taccio e mi allontano
pur vedendoli attrarre altre attenzioni
abili giocolieri di un’ironia irriverente
che diviene sarcasmo
come tutto fosse niente.
Mi soffermo e mi sento urtata _ sì _
così mi convinco di essere fortunata
non vorrei mai prendere il loro posto
_ sebbene umana e dunque limitata _
posso ancora modulare me stessa
fra gli aspri dolori
fra le piccole gioie
senza svilire la mia esistenza in vita.
@lementelettriche – di Paola Cingolani