Da Radio Gold

Dal 4 dicembre entrerà il nuovo Dpcm pensato dal Governo per contenere la diffusione del Covid-19 nel periodo delle feste natalizie. Sul tavolo del premier Conte diversi gli spunti e i nodi da sciogliere anche se in questi giorni, anche attraverso il confronto serrato con le Regioni, è stata trovata un’ossatura di massima. Quelle che gli italiani si apprestano a vivere saranno feste austere e contingentate, proprio per scongiurare l’arrivo di una possibile terza ondata di contagi. Soprattutto perché, a oggi, il Paese non si è ancora lasciato del tutto alle spalle il secondo ritorno del virus.

Tra i provvedimenti al vaglio c’è lo stop agli spostamenti tra Regioni e anche tra Comuni. I primi (anche tra le zone gialle) potrebbero partire dal 20 o 21 dicembre mentre sarà vietato lasciare il proprio Comune di residenza nei giorni del 25 e 26 dicembre. Un provvedimento che riguarderebbe poi anche il periodo del Capodanno. Questo, nell’ottica del Governo, per evitare esodi di massa e assembramenti in questo momento ritenuti pericolosi all’interno delle case. Come sempre rimarrà la possibilità di spostarsi per le ormai famose comprovate esigenze lavorative, studio, salute. Resterebbe inoltre confermato il coprifuoco alle 22 anche nel periodo natalizio, Capodanno compreso.

Il nuovo Dpcm dovrebbe anche confermare l’apertura dei negozi fino alle 21, per provare a limitare gli assembramenti. Nella zona gialla i ristoranti dovrebbero restare sempre aperti a pranzo, anche a Natale, Santo Stefano e Capodanno, mentre dovrebbero restare in vigore le limitazioni legate al distanziamento e ai posti ai tavoli. Per le abitazioni private, invece, dovrebbero essere dettate solo raccomandazioni. Chiusi anche gli impianti sciistici. Per scoraggiare i soggiorni oltre confine verso quei Paesi che hanno deciso di mantenere aperte le piste, il Governo sta pensando a una quarantena obbligatoria per chi tornerà in Italia dopo il 20 dicembre. Basterà invece un tampone per chi farà rientro dall’estero prima di quella data. ​A Capodanno, per evitare veglioni, anche i ristoranti degli alberghi potrebbero dover chiudere alle 18 con i clienti che potranno usufruire del servizio in camera senza maggiorazioni.