Un vecchio proverbio latino dice che se un orologio ad acqua rimane vuoto non è mai colpa dell’ultima goccia. Con parole diverse, è lo stesso concetto che esprimono i medici e gli esperti di sanità in Calabria quando cercano di spiegare perché una regione con un numero bassissimo di morti e contagiati sia finita fra le zone rosse stabilite dal governo per limitare la diffusione della pandemia da coronavirus.«Se l’emergenza è difficile da gestire per tutti, figuriamoci per un posto che era già in una condizione di emergenza», sintetizza un medico che lavora nel più grande ospedale della regione, il GOM di Reggio Calabria. Nelle condizioni in cui si trova il sistema sanitario regionale sono bastate poche decine di ricoverati per COVID-19 – di cui appena 26 in terapia intensiva, secondo i dati di sabato 14 novembre – per provocare un collasso del sistema ampiamente prevedibile, per chi conosce la realtà locale.

Sorgente: Da dove viene il disastro della sanità in Calabria – Il Post