Il governo ha raggiunto l’approvazione del nuovo decreto che regolerà in maniera definitiva i comportamenti da seguire durante le feste natalizie nell’ambito delle misure anti-Covid. Il decreto parla di una zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi (10 in tutto, tra cui Natale e Capodanno) e una zona arancione nei rimanenti quattro giorni feriali. L’esito della lunga riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza e il ministro Francesco Boccia ci permette di poter già fare i conti con quello che potremo e non potremo fare.

I 10 giorni in zona rossa : dal 24 al 27 dicembre, dal 31 al 3 gennaio e infine il 5 e il 6 gennaio, l’Italia sarà totalmente in zona rossa. Concretamente, cosa significa? Vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, tranne che per comprovate esigenze lavorative o di salute. No anche agli spostamenti tra Regioni e da un Comune all’altro. Saranno previste delle deroghe riguardo alle visite ai congiunti. Sarà consentito a un massimo di 2 conviventi di effettuare visite «entro i confini regionali» ai congiunti stretti nelle abitazioni private. Nel computo delle due persone non rientrano gli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti. Sarà permessa una sola visita al giorno, tra le 5 e le 22, dunque fuori dagli orari di coprifuoco. Il pranzo di Natale: la deroga appena descritta riguarderà milioni di italiani soprattutto in occasione del pranzo di Natale. Sulla base di quanto disposto dal governo, per esempio, un nucleo familiare composto dai genitori e due figli potrà invitare a casa i nonni. Al contrario, la famiglia di quattro persone potrà recarsi dai nonni solo nel caso in cui i figli siano under 14. La deroga, è bene sottolinearlo, riguarda lo spostamento, dunque il numero di persone che si muovono per raggiungere l’abitazione dei parenti, non quello delle persone presenti allo stesso tempo in casa. I bar e i ristoranti rimarranno chiusi 7 giorni su 7, con servizio d’asporto consentito fino alle ore 22 e regolare possibilità di consegna a domicilio. Chiusi tutti i negozi (centri estetici compresi) tranne edicole, tabaccherie, farmacie, parrucchieri e barbieri e lavanderie. Chiusura totale anche per mostre, esposizioni, spettacoli a teatro, cinema, sale da ballo. Chiusi centri sportivi e palestre.

Riduzione fino al 50% per i mezzi pubblici.

Per quattro giorni nel Paese le misure verranno allentate: dal 28 al 30 dicembre compresi e poi ancora il 4 gennaio. Queste le misure previste in zona arancione:

vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino, tranne che per comprovate esigenze di lavoro o di salute. Vietati anche spostamenti tra Regioni e da un Comune all’altro, a meno che non si tratti di centri al di sotto dei 5 mila abitanti. Sarà consentito spostarsi per un raggio massimo di 30 chilometri, ma non verso Comuni capoluogo, con la raccomandazione in aggiunta di evitare movimenti non necessari durante la giornata all’interno del proprio Comune. I bar e ristoranti rimangono chiusi 7 giorni su 7, con asporto fino alle 22 e consegna a domicilio consentita. Aperti i negozi. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita alimentari, edicole e tabaccherie presenti al loro interno. Chiusi cinema e teatri. Aperti i centri sportivi ma ancora chiuse le palestre.

Riduzione fino al 50% per i mezzi pubblici.