L’attrice e regista Ombretta Zaglio si è domandata spesso, in questi mesi di lockdown, come riuscire a sentirsi ugualmente vicina al pubblico, come far arrivare la propria voce: “Ho passato mesi di buio a chiedermi che fare – ci racconta – io artista di teatro da quasi quarant’anni: cosa posso fare oggi che tutta la comunicazione è distanza, io che ho bisogno di vedere e di sentire gli spettatori e i partecipanti. E, come spesso succede, dalle difficolta’ nascono le soluzioni possibili: mi sono misurata, disperata, frustrata con le piattaforme digitali, ma alla fine ci sono riuscita (forse)! Posso raccontare anche così: ai luoghi  di un tempo – case, teatri, strade – si sono sostituiti i  luoghi dell’oggi, stanze virtuali in cui si entra in silenzio in primo piano e attraverso quel viso dai un corpo all’assenza. Immersa in questa fragilità, ho promosso due progetti teatrali che realizzo  all’istituto Lanza di Casale Monferrato: con le insegnanti di scienze motorie abbiamo avviato un progetto sullo sport, poiché anche l’educazione motoria è vietata. Attraverso la visione di un mio spettacolo – Lo specchio di Olimpia – riallestito per la DAD e rivolto alle classi quinte, parliamo di sport. Lo spettacolo è il frutto di un lavoro di ricerca: interviste a bambini e adulti sul significato dello sport, sulla storia e sugli atleti che si sono distinti, prodotto con linguaggi multimediali (digitalstorytelling). La storia che viviamo è l’altro progetto,  scrittura creativa, lettura, racconto a partire da ciò che viviamo , una sorta di ‘lettere dal fronte (covid )’ per un lettore del domani, dove scienza ed emozione si intrecciano alla ricerca di parole che raccontano le gioie, i disagi, i cambiamenti, la natura per esorcizzare solitudine, rabbia,  paura, depressione. La scuola come  laboratorio di idee, di vissuti  in questi tempi così nuovi per noi e così delicati . Teatro e scuola come  luoghi di resistenza, per prevenire e riparare i disagi dell’umano”.

“E  fuori dalla scuola?”, domandiamo a Ombretta: “Racconto storie, leggende, fiabe on line , un repertorio vasto, dalle fiabe di Grimm, Perrault, Calvino all’ Antigone di Sofocle, senza tralasciare i bei lavori del territorio alessandrino: La fabbrica Borsalino, Maino della Spinetta, La leggenda di Aleramo  e… posso raccontare anche così, attraverso la voce, gli oggetti, la mimica in primo piano,  i miei strumenti di sempre! C’è anche la possibilità di raccontare all’aperto, stimolata da  un progetto nazionale: il Barbonaggio Teatrale delivery, da un’ idea dell’attore Ippolito Chiarello. Sono molti gli Enti e i Comuni che hanno abbracciato l’idea  per occuparsi dei bisogni degli abitanti; una rete che  accoglie sempre piu artisti, ora che i teatri sono chiusi: un attore, uno sgabello, un repertorio di storie e via per la città in bicicletta, per curare le anime e prevenire l’astinenza del cuore. Fai un ordine e l’artista viene nel tuo cortile, nel tuo giardino, sotto la tua finestra  e racconta cio che hai scelto dal ‘menu’ di storie. Ringrazio, a questo proposito, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per il sostegno offerto alle mie iniziative”.  

Chi volesse ‘prenotare’ una fiaba per Natale dal Teatro del Rimbalzo può farlo al numero tel. 348-2240078.

Barbara Rossi