Rita Stanzione
“Un posto di pietra fedele”
Vol. 17/33
poesie e riflessioni

dalla Collezione: Scrittura plurale tematica
Vol. 33, copertine 33, pp. 4600
Collana Wiola
(fondata e curata (2009) da Giuseppina Rossitto)
Ed. Movimento Letterario-Artistico Internazionale “UniDiversità”-APS
Associazione culturale Lo Specchio di Alice

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© Copyright 2020 by Giuseppina Rossitto per Lo Specchio di Alice
vietata la riproduzione anche parziale senza autorizzazione
produzione in regime no-profit

Allegato alla rivista Quaderni 12/2020
ISBN: 978-88-944925-1-4

Stampato: 2020 da corGae s.a.s. di Elia Nardini e c.
Via Cicogna, 107 – 40068 San Lazzaro di Savena [Bo]
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[…] I versi, come la prosa, diventano il mezzo con cui aprire una finestra verso l’esterno, creare un flusso in due direzioni: il poeta offre la sua parola-pensiero agli altri e allo stesso tempo pone domande, scuote, si aspetta risposte, non dirette ma mediate dall’introspezione, dalla riflessione che può aver creato. […] credo nella forza della parola, capace di diventare vettore di cambiamento, creare passo dopo passo l’uomo nuovo che stiamo aspettando, determinato alla rinascita nell’amore per la vita e per l’altro da sé, alla volontà di salvarsi dalle brutture o dal “vuoto” partendo dall’imprescindibile interiorità, all’emergenza di non sprecare il proprio tempo – non infinito – in una distorta ricerca di benessere, snaturamento dell’essere. Per citare un grande autore, passato eppure attuale: “Davvero, vivo in tempi bui!/ La parola innocente è stolta. Una fronte distesa/ vuol dire insensibilità. Chi ride,/ la notizia atroce/ non l’ha saputa ancora.” (Bertolt Brecht, A coloro che verranno, 1939).
(dall’introduzione, Rita Stanzione)

immagine di copertina: Touria Zaid, Histoire infinie, acrilico 2020