Antichi ricordi di Natale, Luciano Testai
Antichi ricordi 2006
di Natale
Nell’antica cattedrale contemplo vetrate
d’immensi riflessi di luce
storie di Santi storia di Dio
permea le antiche mura d’incenso
di preghiere.
Volte gotiche altissime
sprofondano l’anima nell’infinito spazio
dove quel Dio si lascia trovare
solo da chi lo cerca.
In ginocchio nel mistico silenzio
ascolto la mia piccola anima
piccola come un granello di polvere
davanti all’immensa eternità di Dio.
Poi osservo il presepe
l’anima mi conduce a giorni lontani
quando bambino iniziavo giorni e giorni prima
il fervore della preparazione del presepe
in un angolo della casa.
Una capanna fatta di carta
casupole di cartone
involucri di caramelle per colorare le finestre
il muschio per il prato raccolto nelle fosse
a cielo aperto
in una natura incontaminata
fra case coloniche
percorse da strade bianche come la farina
che adopravo per le stradine del presepe
alcuni personaggi di pastori
il bue e l’asinello
e Lui Il bambinello fra Giuseppe e Maria.
Gente in attesa nella cattedrale
nella notte del lieto evento
a percepire l’infinito
sotto cieli stellati limpidi
come gli occhi di Dio.
Gente umile
alleluia di preghiere
nel festoso rintocco di campane.
È mezzanotte… è nato il figlio di Dio.
Luciano Testai
( diritti riservati )
Foto Paradiso Toscana di Massimo Bucci