Ampie schiarite 21. Rifiuto di business. Taxisti “della carità”. Ricchi col cuore.

Posted on 29 dicembre 2020

Carlo Baviera

Il bene da scoprire e diffondere. Buone notizie che aprano alla speranza e alla fiducia. Anche in tempi in cui l’epidemia non è superata, dobbiamo ricordare il bene.

https://appuntialessandrini.wordpress.com

Obiettivo informazioni, non fare soldi  – Il suo nome è Avi Schiffmann, un diciassettenne che ha creato (con l’amico Daniel Conlon, curatore della parte grafica) uno dei siti sulla pandemia da Covid–19 più frequentato al mondo: ncov2019.live Cos’è? “Focus Junior” lo spiega in con queste parole: «Possiamo intenderlo come una nuova lingua che permette di “dialogare” con il computer per assegnargli dei compiti e dei comandi in modo semplice. Giocando a programmare, anche i bambini possono risolvere problemi “da grandi”, e diventare soggetti attivi della tecnologia». Non c’è nulla di straordinario apparentemente; ma è da sapere che Avi ha rifiutato offerte milionarie (si parla di 8 milioni) per cedere la propria idea. E ha anche rifiutato investimenti pubblicitari importanti sul proprio sito. Ai visitatori del suo sito chiede solo un piccolo contributo, pari al costo di un caffè. Se anche solo l’ 1% dei visitatori gli offrisse un caffè, guadagnerebbe quasi 700mila dollari. Tanti, ma molto meno degli 8 milioni di dollari che gli avrebbero offerto. Il suo obiettivo era, ed è, diffondere informazioni in tutto il mondo sulla pandemia senza fare soldi. E’ bello sapere che esistono giovani non ancora colpiti dal tarlo dei profitti e del mercato.

Un Cavaliere, con l’auto al posto del cavallo – (copio questa bella storia dal sito di Lorenzo Tosa).

Il suo nome è Alessandro Bellantoni, è un taxista romano, uno come tanti.

A fine aprile, armato di documenti e giustificazioni ufficiali, è partito per un viaggio lunghissimo, a bordo del suo taxi, nel bel mezzo dell’emergenza Coronavirus: 1300 chilometri, tra Roma e Vibo Valentia (andata e ritorno). Sul sedile posteriore c’è una bimba di tre anni, una piccola paziente oncologica che aveva bisogno di andare in fretta all’ospedale Bambin Gesù per una visita urgente, ma non aveva alcun mezzo e nessuno che avrebbe potuto accompagnarla, con l’Italia spezzata in due dal virus.

Così ci ha pensato lui, Alessandro, che ha caricato a bordo la bimba, l’ha accompagnata alla sua visita e l’ha riportata a casa. E, quando è stato il momento di pagare (una cifra enorme), ha detto alla mamma: “No, va bene così, non voglio nulla. Questa volta il viaggio lo offro io”. Un gesto talmente bello e generoso che Alessandro è stato nominato Cavaliere della Repubblica direttamente dal Presidente Mattarella, tra gli “eroi della pandemia”.

Ma Alessandro non è un eroe. È solo un uomo che conosce il senso profondo della parola solidarietà in un’Italia che troppe volte se n’è dimenticata. Alessandro è uno di quelli che ha ricucito fisicamente un Paese nell’attimo in cui era ferito. Come medici e infermieri.

Un ricco rimasto umano – E’ attualmente l’uomo più ricco d’Italia. Nome: Leonardo Del Vecchio, partito praticamente da zero. Figlio di un fruttivendolo (proveniente da Barletta) che lo lasciò orfano e povero, prima che lui nascesse. La madre dovette affidarlo al famoso orfanotrofio milanese Martinitt. Ora è diventato proprietario di marchi prestigiosi (Ray-Ban, Oakley, D&G, Prada, Bulgari, ecc…). Ma, i soldi non gli hanno dato alla testa, non ha dimenticato la miseria e la fatica impiegata per arrivare ai vertici. Così, qualche mese fa, ha donato ben 10 milioni di euro e 6 respiratori all’ospedale della Fiera a Milano. Inoltre, ha deciso di integrare la Cassa Integrazione Guadagni per tutti i suoi dipendenti in Italia (oltre 10.000 persone) in modo da evitare decurtazioni di stipendio, e di donare un bonus di € 500 netti per chi sta ancora lavorando in Italia. Ma la cosa più straordinaria è che questo grandissimo gesto di generosità sarà ripianato con una decurtazione del 50% dello stipendio di tutti i dirigenti, compreso lui…

Per ricordare a tutti, che nei momenti difficili sono i più fortunati che devono fermarsi, voltarsi indietro ed aprire il portafogli, porgere una mano a chi ne ha più bisogno.

Un Imprenditore italiano “solidale” Del vecchio; un imprenditore ”etico” che i ricorda Olivetti.