IGEA – Gustav Klimt
Tracce di Rosso
 
Igea è una dea della mitologia greca: figlia di Asclepio e di Lampeggia, era venerata come protettrice della salute. Veniva raffigurata ora sotto l’aspetto di una donna prosperosa nell’atto di dissetare un serpente, ora seduta con la mano sinistra appoggiata a un’asta, mentre con l’altra mano porge una coppa/scodella a un serpente che, lambendola, si innalza da un’ara posta davanti a lei.
Il suo rapporto con il serpente è da trattare in un altro post; basti l’idea della relazione con la cura che parte là dove c’era la malattia, basti l’idea del nutrimento là dove c’era la carestia, basti la questione del fare i conti con gli istinti, con l’inconscio e risanare.
Qui, in veste Rossa, dipinta da Gustav Klimt.
 
Santa Sangre (1989) - svestenica, majka
 
Alejandro Jodorowsky
 
“Santa Sangre” è un film drammatico, grottesco e horror del 1989. Diretto da Alejandro Jodorowsky, con Sabrina Dennison e Blanca Guerra. Uno PSICO-THRILLER (www.mymovies.it).
 
Rossa è la storia di Phenix, della madre in Rosso e del padre, lanciatore di coltelli. Rossa è la fiaba del bambino che vede mutilar le braccia alla propria madre, violenza inaudita operata da un maschile senza freni, finché per lo meno non interviene la colpa. La follia del protagonista è Rossa, la rabbia è Rossa. L’assassinio è Rosso. L’unione ‘incestuosa’ e vendicativa, tribale, del figlio con la madre è Rossa.
Molte scene, nel film, sono tinte di Rosso.
Rosso è il sangue della dea.
 
Cromoterapia
 
In #cromoterapia, Rosso è il colore delle lunghezze d’onda più basse. Come tutti gli altri colori, possiede uno spettro proprio che va da toni più scuri a tonalità chiarissime. Il Rosso chiaro e luminoso rivela aspetti rilassanti; il Rosso scuro ci connette alle ombre della vita e approfondisce. Solitamente, in cromoterapia, vengono utilizzati i colori più chiari.
 
In psicoterapia, nella psicologia del profondo, siamo disposti a tuffarci nel Rosso sangue, nel Rosso che arriva dal Nero. Il Rosso è simbolo della vita completa, e là dove c’era la Morte, rinasce il vagito dell’essere qui e ora.
Ronald Hunt in “Guarire con i colori” definisce il Rosso come un carico di energia, Padre della vitalità. Il Rosso scinde i cristalli di sale ferroso in ferro e sale, dice. Le particelle del colore assorbono il ferro e il sale viene eliminato dai reni e dalla pelle; è dunque un colore indicato per la cura dell’anemia e della carenza di ferro, è un colore potente, un energetico. Tuttavia, proprio a causa di queste sue proprietà, non viene utilizzato spesso in cromoterapia, soprattutto in presenza di ansia e disturbi emotivi. Si dice che, unito al Turchese, vada bene per trattare le infezioni della pelle, e non solo.
I bambini amano il Rosso: fino alla pubertà, il loro compito è mettere radici, strutturare l’Io, fondarsi… in questo senso, il Rosso aiuta il processo.
Nella maggior parte delle culture, il Rosso viene associato al maschile. L’Imperatore di Aleister Crowley, dipinto da Lady Frieda Harris, è completamente Rosso. Nell’iconografia dei Tarocchi, il Rosso viene invece associato al Bagatto, numero Uno dei Ventidue passi dal Matto al Mondo – e ripartenza. Il Rosso è carne e sangue, terra e concretezza. Il Bagatto, scrive Claudio Widmann, è avvolto nel colore infuocato, il Rosso. Vibra della tensione energetica di Keter, è inizio connotato dal dinamismo, dal movimento. Come nella bottega di ‘Mastro Ciliegia’, dalla quale la storia di Pinocchio ha preso il La, tutto è pronto e vitale. La materia c’è e non è esanime: il fuoco sta per accendersi.
Il Rosso rimanda al Sole, anche: alba e tramonto in questo senso si incrociano. Per i Buddhisti, è il colore della creatività, Rajas, il secondo guna. I Celti hanno la visione opposta: il Rosso è morte, calamità. Per i Cristiani, invece, Rosso è il martirio di Cristo ed è lo stesso colore che i prelati indossano nella settimana di Pentecoste e nei giorni dei martiri. Per gli Egizi, appartiene a Osiride – il Verde è l’altro attributo colorato del dio – ed è associato ai mesi autunnali. Per i Greci appartiene a Febo, il bel dio solare, ad Ares, guerresco, a Priapo in erezione, ad Apollo. Il papavero Rosso però era sacro alla Grande Demetra, la romana Cerere.
Se tiriamo in ballo i chakra, è Muladhara il centro base protagonista del nostro discorso. Fiore Rosso a quattro petali, vibra alla frequenza più bassa e contiene l’energia originaria della Kundalini. Non è un livello da prendere alla leggere, perché il Rosso riserva sempre delle sorprese: accogliere con moderazione ma vivacizzare q.b.
Leggendo e riflettendo su “La terapia dei colori” di Pauline Wills, associando immagini e sensazioni, Tarocchi e spunti.
 

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