
Un dipinto effimero
(ho freddo alle caviglie, lo attraverso)
vuoto di spazio, tempo, reminiscenze
(la dimora della luce, forse, è dietro l’albero- fantasma)
E portando l’orecchio niente arriva
(un piccolo rumore, un cespuglio girarsi di scatto?)
Ma l’inverno è superbo, buio, zitto
(c’è un ricettacolo segreto, conserva ogni stelo spirato)
mentre il lembo estremo della malinconia
assume il suono del diapason
taglia e curva di fianco,
quasi nel colore
arte: Camille Pisarro, Brouillard à l’Hermitage, Pontoise, 1879