l’odore del corpo
è quello di tutte le maschere
indossate
identità precarie sulle barricate
contro il vuoto
si prova a contarle
la sera mentre soffia il vento
e il ritratto nel quadro guarda
in silenzio
non c’è argomento
diverse hanno solo un occhio
o solo la bocca
o solo il naso.
una poi è la maschera di
un’ unghia spezzata e di un’impronta.
insopportabile.
anche l’odore è spezzato
spezzato anche il vuoto.
il ritratto nel quadro è sudato,
indossa la maschera di un risveglio improvviso
senza odore.
qualcuno arriva da una speranza dimenticata
Elisa Nicolaci
Sempre speciali i tuoi versi.
Buon fine settimana cara
Grazie Silvia, altrettanto a te