(A mio figlio)

Stringerò la tua mano
anche quando la mia
tu lascerai.
Finché l’alba
di sé mi farà dono
per te
io ci sarò.
Come il sole
in un giorno di pioggia
riposto dietro una nuvola.
Quale luna silente
in attesa del tuo ritorno
nelle notti algenti del dissapore
strillato in un ostico no.
Sarò il porto sicuro
a cui attraccheranno
le tue inquietudini.
La tacita cura
di invisibili piaghe.
Sarò orma
lungo il tuo cammino
e bivio senza inganno.
I miei occhi incastrati
dentro i tuoi occhi
da quel dì
quando ti conobbi
mentre tu mi (ri)conoscevi.

Federica Sanguigni

Disegno in copertina di Roberto Busembai