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“Gli uomini perennemente in bilico tra i vari possibili, incapaci di uscire dalle alternative molteplici dell’esistenza, possono anche essere intelligentissimi, ma loro intelligenza va in una direzione che è contraria alle esigenze di una vita normale. Essi soffrono di una specie di libido cerebrale che paralizza l’azione e trasforma le situazioni della vita vissuta o da vivere in situazioni teoriche tra le quali oscilla un uomo puramente teorico, ossia un uomo che non trova nelle sue passioni, nei suoi istinti, nella sua vitalità motivi di scelta e di preferenza. L’amletismo, l’impossibilità di decidere perché magicamente incantati dal giuoco astratto delle possibilità, è una malattia dello spirito. Tale morbo cerebrale colpisce in genere gli spiriti più raffinati e colti e li rende inadatti alla vita.”

“La vita quotidiana” – Di Remo Cantoni – Il Saggiatore 1996


La cultura, con la C cubitale, senza la capacità pratica di relazionarsi ha – di fatto – una grande carenza. Rende completamente distanti dalla vita viva, contempla solo piccole relazioni d’interesse o accomodamenti. La pretesa di calendarizzare anche gli affetti è una presunzione, in quanto tale mi appare sciocca.

Ben vengano uomini colti, ma che si coltivi anche la grammatica dei sentimenti e il rispetto mi sembra talmente lapalissiano da non abbisognare di cotanta sapienza.




Paola Cingolani
30/01/2021
@lementelettriche