Non posso non iniziare da qui….l’argomento mi sta particolarmente a cuore!

“Dharma”, parola di origine sanscrita, rappresenta quell’insieme di principi infallibili ed eterni che regolano il mondo naturale e morale, il creato e tutte le creature. Potrebbe essere riassunto in tre parole: ordine, armonia e unione.
Per noi il volontariato è uno strumento che nutre le relazioni e reca giovamento sia a chi ne beneficia sia a chi lo svolge. Si tratta di una sorta di fuoco interiore, etico, caldo e costante, che permette di sviluppare i propri talenti in armonia con ciò che ci circonda.

Questa Organizzazione Di Volontariato (ODV) ha sede a Brescia e si impegna dal 2011 a garantire amorevoli cure ai bambini ricoverati presso l’Ospedale dei Bambini degli Spedali Civili di Brescia e presso la Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero di Brescia. Ci occupiamo dei bebè abbandonati alla nascita e di quei piccoli che arrivano in ospedale in seguito a maltrattamenti. Doniamo anche sostegno ad alcuni bambini disagiati ricoverati nell’area pediatrica i cui genitori, per gravi motivi, non possono essere sempre presenti.

Il cuore del nostro agire si svolge in ospedale, seguendo le indicazioni della Direzione Sanitaria, del Servizio Sociale interno e del personale medico delle strutture sanitarie presso cui siamo attivi, nei reparti dove questi bambini sono ospedalizzati, a volte per lunghi periodi, in attesa di trovare una famiglia adottiva, affidataria, un istituto o di poter fare ritorno a casa propria. Il nostro agire parte dalla presa in carico del bambino che ci viene segnalato nella sua specifica condizione dalla Direzione Sanitaria o dal Servizio Sociale interno o dai Reparti pediatrici delle strutture ospedaliere presso le quali l’ODV è attiva. Dopo un’analisi della situazione, inizia l’organizzazione dei turni di assistenza, in linea con le esigenze e gli orari stabiliti dai reparti.

Qui noi diventiamo zie e zii in seguito a un percorso di formazione organizzato gratuitamente dalla nostra ODV. Lo chiamiamo “coccolaggio”: un gesto semplice, ma vitale, istintivo, ma non scontato. Noi volontari cerchiamo di sopperire alla mancanza di amore; facciamo loro compagnia, li coccoliamo, li facciamo addormentare, raccontiamo loro una fiaba e giochiamo con loro, diamo il latte o la pappa, facciamo il bagnetto o cambiamo il pannolino e, se necessario, li accompagniamo alle terapie.

Nel caso dei bimbi abbandonati cerchiamo di restituire a queste creature una storia: il momento della nascita rappresenta per ogni essere umano l’inizio di un cammino lungo il quale lasciare “impronte”. Per non permettere che il primo capitolo della loro vita rimanga bianco, fermiamo i momenti quotidiani in un Diario. Anche il corredino rappresenta uno strumento attraverso cui affermare la presenza di questi bimbi; per questo l’ODV procura tutto il necessario: una volta che prenderanno la loro strada, l’Associazione consegnerà, per mano del Servizio Sociale, a chi si prenderà cura di loro, questo corredo in una valigia, dentro la quale verranno custoditi i simboli della loro prima infanzia (progetto “La Valigia e Il Diario).

I Bambini Dharma provvede anche a fornire ai bimbi tutto il necessario per una permanenza ospedaliera quanto più gioiosa possibile: abbigliamento e quanto serve per allestire un angolo confortevole nella vita dei reparti in cui permangono spesso a lungo (progetto “Il Guscio”). Nell’ospedale si crea così uno spazio accogliente, un “guscio” appunto, nel quale possano vivere serenamente.

L’ODV si occupa di fornire ai piccoli e alle loro famiglie un sostegno materiale (progetto “Nuove Impronte). In casi eccezionali alcune famiglie di Soci dell’ODV, appositamente formate, accolgono per brevi periodi, presso le proprie case, bambini soli o con mamme disagiate, con spese a carico dell’Associazione, su richiesta di Direzione Sanitaria o Servizio Sociale Ospedaliero. Fondamentale è il supporto alla famiglia, intesa come terreno fertile per lo sviluppo sereno del bambino, che resta il cuore pulsante della nostra attività. “Nuove Impronte” affinché la nostra vicinanza riesca a sovrascrivere la difficile esperienza del ricovero in ospedale con fattori più positivi e affinché l’amore mostri un nuovo volto e modo di esprimersi.

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