TORTONA – Chi ama l’arte e vuole dedicare un po’ di tempo al volontariato culturale, ora può farlo, partecipando al corso di formazione per volontari della diocesi di Tortona per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale Ecclesiastico.

Il corso 2021 è gratuito e inizierà il 9 febbraio; si terrà online in ottemperanza delle attuali restrizioni per il contenimento del Covid. Sono passati 10 anni, da quando nel 2011, l’Ufficio Beni Culturali diocesano ha intrapreso il pro- getto di volontariato culturale denominato “Chiese Aperte”. «Inizialmente – come spiega Michela Ricco, referente dell’Ufficio Beni Culturali – ci siamo posti un obiettivo circoscritto all’apertura di alcune chiese della città di Tortona e, avvalendoci dei volontari formati, abbiamo programmato durante questi 10 anni diversi eventi, registrando una crescente partecipazione di visitatori. Talvolta erano i nostri stessi concittadini che scoprivano dei beni a loro vicini, ma poco conosciuti, a volte erano persone che arrivavano da un po’ più lontano». Quello che il pubblico ha apprezzato è stato l’essere accolto, perché il primo obiettivo del corso è quello di contribuire a fare sentire “atteso” ogni visitatore che en-tra nei beni ecclesiastici presidiati dai volontari. Per il coordinamento delle aperture l’Ufficio diocesano si è affidato al-la Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali Onlus (SIPBC), Delegazione del Tortonese, con la quale è stato stipulato un accordo che ha come fine la valorizzazione delle chiese diocesane e che si rende concreto grazie ai contributi provenienti dall’8×1000 erogati dalla CEI. Insieme alla SIPBC sono parte attiva del progetto “Chiese Aperte” anche altre associazioni di volontariato come gli Amici dell’Abbazia di Rivalta, gli Amici di Santa Maria e Siro di Sale, gli Amici della Pieve di Viguzzolo, l’associazione “Il Paese di Don Orione Onlus” di Pontecurone, l’associazione Pellizza da Volpedo, la Pro loco di Rocchetta Ligure, e alcune Confraternite come quelle degli oratori di San Carlo e San Rocco a Tortona, della Maddalena di Novi Ligure, dei Rossi e dei Bianchi a Serravalle Scrivia, di San Rocco a Casalnoceto, cui si uniscono l’Insigne Collegiata di Casei Gerola e la Collegiata di Novi Ligure. «Nel 2020 – prosegue Michela Ricco – siamo riusciti ad avere un circuito composto da 23 “Chiese Aperte” da volontari sul territorio della nostra diocesi, cui si aggiungono i due musei diocesani di Tortona e di Rocchetta Ligure dove il volontariato culturale ci supporta in modi differenti». «Quest’anno cambierà la modalità di formazione, – afferma – ma ci piacerebbe riuscire a fare crescere il gruppo di persone che a vario titolo, ognuna con le sue capacità, ci aiuterà a rendere fruibili sia gli edifici aperti negli scorsi anni, sia alcune chiese che entreranno a fare parte del nostro circuito per la prima volta». Come nei corsi precedenti, è stato scelto un periodo da trattare e alcuni edifici che lo rappresentassero e quest’anno è l’arte barocca. Nel 2020, negli spazi del Museo Diocesano di Tortona, è stata allestita una mostra temporanea su questo significativo momento artistico, visto attraverso documenti d’archivio e libri antichi ed è stato creato un percorso dedicato al Barocco che ha coinvolto quattro chiese diocesane. Purtroppo è mancata la presenza fisica dei visitatori, ma la mostra rimarrà allestita fino alla fine di febbraio, sperando di poterla rendere fruibile al pubblico, e il percorso sul territorio, che per ora è possibile solo attraverso i video sul sito del Polo Culturale Diocesano (muditortona.net), in futuro diventerà un itinerario del circuito “Chiese Aperte”. Il corso di formazione per i volontari inizierà con tre lezioni teoriche online che si terranno il martedì sera, alle ore 21, nelle giornate del 9 e 23 febbraio e del 2 di marzo.

Durante la prima lezione del 9 febbraio sarà presentato il corso e interverrà come docente Grazia Di Natale, incaricata diocesana per i Beni Culturali della diocesi di Genova e recentemente nominata Delegata Regionale per i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Ligure, di cui fa parte anche la diocesi tortonese. Specializzata nello studio dei tessuti, Grazia di Natale tratterà il barocco attraverso i paramenti liturgici che appartengono ad alcune chiese della diocesi di Tortona. Quello sui paramenti è un argomento poco conosciuto e la lezione permetterà di apprezzare alcuni degli esempi più significativi di questa tipologia di manufatto artistico, spesso parte consistente e non visibile del patrimonio delle nostre parrocchie. La seconda lezione, martedì 23 febbraio, porterà i partecipanti virtualmente in Oltrepò, più esattamente a Broni e a Portalbera. Ad illustrare la Basilica di San Pietro di Broni e la parrocchia di Ma-ria Vergine Assunta in Portalbera, luoghi del barocco, sarà la professoressa Alda Guarnaschelli, storica dell’arte. Nella terza lezione, martedì 2 mar-zo, con la professoressa Anna Paola Arisi Rota, storica dell’arte, si parlerà del Duomo di Voghera. Tra le diverse fasi costruttive che hanno portato alla realizzazione dello scenografico edificio, punto focale nella piazza centrale della città, saranno prese in esame l’architettura e le opere d’arte che meglio rappresentano il Barocco. Fino a oggi i progetti con i volontari si sono incentrati sul territorio piemontese dove, grazie alla collaborazione con la Consulta Ecclesiastica del Piemonte, è iniziato il percorso, inserito in rilevanti progetti di valorizzazione, che ha permesso di essere in rete con le altre diocesi del Piemonte e della Valle d’Aosta. Un importante strumento di promozione in questo contesto è il portale “cittaecattedrali.it”, dove tra gli edifici ecclesiastici aperti dai volontari ci sono anche quelli della diocesi di Tortona. Informazioni storiche, devozionali, orari di apertura e contatti, sono “la chiave” che permette a chiunque di contattare le associazioni di volontariato o l’Ufficio Beni Culturali per potere visitare le “Chiese Aperte”. L’intenzione del nuovo corso è quello di avere volontari attivi in nuove realtà parrocchiali, non solo piemontesi. Partendo da Voghera, Broni, Portalbera, si potrebbero coinvolgere diverse comunità della diocesi, comprendendo anche la zona lombarda e ligure. Come gli scorsi anni, la formazione prevede anche una modalità itinerante con due gite mirate alla conoscenza di altre realtà culturali collegate al tema del corso. Quest’anno i volontari dovrebbero visitare, in due giornate, Bobbio e Piacenza e poi Mendrisio e Lugano. La programmazione delle due lezioni dipende da come evolverà l’emergenza sanitaria. Per essere un volontario del progetto “Chiese Aperte” occorre seguire il corso di formazione e dare la disponibilità di almeno due giornate nel corso dell’anno da investire nella valorizzazione degli edifici di culto. I volontari devono essere già iscritti o iscriversi a una delle associazioni di volontariato che collaborano con la diocesi, come la SIPBC o le altre attive sul territorio. Le lezioni online saranno aperte non solo ai volontari, ma a quanti vogliano conoscere qualcosa in più sul Barocco in diocesi. Per informazioni e iscrizioni occorre contattare l’Ufficio Beni Culturali dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12 per telefono o via mail (tel. 338 2638926; mail: beniculturali@diocesitortona.it).

L’iscrizione dovrà essere fatta entro le ore 12 di venerdì 5 febbraio.

Fonte: ILPOPOLOTORTONA.it