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Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato:

I Carabinieri della Compagnia di Casale Monferrato hanno denunciato per furto aggravato in concorso tre rumeni di 47, 27 e 21 anni, con precedenti di polizia, responsabili del reato commesso l’11 gennaio del 2018 in danno del Vescovo di Casale, al quale erano stati sottratti preziosi, contanti, bancomat e assegni presso la sede del Vescovado. A seguito della denuncia, i Carabinieri avevano effettuato un accurato sopraluogo presso i locali dove era avvenuto il furto, avviando minuziose e approfondite indagini, con l’analisi di tutte le telecamere della città, del traffico telefonico della zona interessata e dei transiti ai caselli autostradali. Preziosa anche la collaborazione dei testimoni, che hanno successivamente riconosciuto i tre indiziati; in particolare un esercente, presso il negozio del quale le due rumene, di 21 e 27 anni, avevano effettuato acquisti utilizzando il bancomat rubato. Nell’arco di qualche giorno, i tre venivano individuati e denunciati in stato di libertà per furto aggravato in concorso e uso fraudolento di titoli. I tre, un uomo e due donne, si trovano in Italia senza domicilio e si spostavano in continuazione per commettere furti in altre città. La diramazione delle loro generalità a tutte le forze di polizia ha consentito di individuarli in altre località, così, nel settembre del 2019, il 47enne veniva condannato dal Tribunale di Vercelli a 2 anni e 8 mesi di reclusione e, rintracciato dai Carabinieri di Laveno Mombello (VA) a dicembre dello stesso anno, veniva sottoposto alla custodia cautelare in carcere; la 21enne veniva rintracciata nell’ottobre del 2018 dalla Polizia Stradale di Venezia e la 27enne nel febbraio di quest’anno dalla Polizia del Commissariato di Lugo di Romagna (RA): entrambe sono state rinviate a giudizio per i medesimi reati.

I Carabinieri della Compagnia di Casale Monferrato hanno denunciato in stato di libertà per evasione, rifiuto di accertamento dello stato di ebbrezza, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale un 34enne moldavo con precedenti di polizia, sottoposto al regime della detenzione domiciliare. L’uomo, nel pomeriggio del 23 gennaio, non veniva trovato a casa durante i controlli e nel corso delle immediate ricerche veniva notato rientrare a bordo della sua auto, in stato di ebbrezza. Alla richiesta dei Carabinieri del motivo dell’ingiustificata assenza, il moldavo minacciava e colpiva al volto uno degli operanti e si rifugiava in casa. In seguito alla denuncia all’Autorità Giudiziaria, nel pomeriggio del 5 febbraio, i Carabinieri lo hanno tratto in arresto in esecuzione della sospensione della misura alternativa alla detenzione e lo accompagnato presso la Casa Circondariale di Vercelli.