FOIBE, Carmelo Salvaggio

FOIBE
Non è rancoroso il rimprovero
che s’alza dagli sprofondi carsici
ma grido confidente di pietà e misericordia.
Fummo fratelli abbandonati
ad una violenza assurda,
non giustificabile,
dettata da ideologie e spartizioni
intrise d’odio etnico
e dall’impotenza complice
di chi non seppe farsi carico di noi.
Qui era la mia terra, la mia casa,
il mio mare, i miei monti,
l’origine, gli affetti, l’amore.
Con dignità portavo questo onore sulle mie spalle
e la mia fronte brillava d’orgoglio.
Grido a te da queste profondità d’infamia!
Né rassegnazione ma neanche rabbia
nella reale consapevolezza
che restituirà l’antico onore.
Da qui ti chiedo
restituiscimi alla luce negata,
liberami dalle fosse della cecità
e dai nodi dell’indifferenza…
Seppure ancora mi domando
se fu impotenza oppure indifferenza
il volgere altrove lo sguardo
ad un fratello che ti chiese giustizia
nel momento della prova,
stringiamoci ancora le mani!
10 febbraio 2021
Carmelo Salvaggio
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