Acque tombali, Antonio Meola
Acque tombali.
Acque
limacciose e nere
che coprono, nascondono
quello che
vita non è più.
Acqua che lava
la cattiveria patricida,
l’odio matricida
di chi l’amore
ha buttato laggiù.
Anime violate
da chi
loro hanno dato vita,
offese, umiliate,
buttate giù
nell’acqua tombale
perché mai nessuno
potesse più ritrovarle.
Anime violate,
spinte tra le braccia
della fredda morte,
per poi
essere avvolte
dall’abbraccio di gelide acque
che occultano
all’amore umano.
Acque limacciose
come l’anima
di chi
le ha oltraggiate,
acque veloci
che la cattiveria
non portano via,
quella resta
nella coscienza
di chi quell’acqua
ha contaminato.
Melanto
( Antonio Meola )
poeta da quattro soldi
foto presa dal web