LA PROSTITUTA, Gregorio Asero

LA PROSTITUTA
Al tempo in cui parlo narro di una triste storia:
Osservavo divertito le donne isteriche
che per troppa felicità piangevano
dopo aver fatto l’amore
E con la rabbia inchiodata alle loro voglie
vedevo crescere e sbocciare la loro rabbia
Per parte mia capivo che quello non era amore
ma solo mercato delle schiave
E dopo aver visto che molte spose
si divertivano a coprire di insulti
e di infamia i loro uomini
parlando delle loro verghe flaccide
o dei testicoli cadenti
mi liberavo del loro fardello
Neppure Dio penso si sia salvato dalle loro ire
non sapendo io se Egli sia uomo o donna
.
da ” POESIE SPARSE”
Gregorio Asero
copyright legge 22 Aprile 1941 n°633