Grave atto di razzismo l’altro pomeriggio in pieno centro ad Alessandria, in un negozio di borse situato in corso Roma.
Una giovane commessa di colore è stata salutata con l’appellativo di “negra”, da tre ragazzini entrati nel negozio per il puro gusto di compiere atti scorretti. I tre minorenni si sono aggirati nel negozio, facendo cadere delle borse e uscendo hanno salutato la commessa con un “Ciao negra”.
L’episodio è stato raccontato su Facebook dalla stessa vittima , figlia di Adam Sambe, delegato CGIL, candidato alle scorse amministrative: «Non dimenticherò mai la sensazione provata in quel momento – ha scritto la ragazza -, Un pugno allo stomaco ben assestato da cui cerco di riprendermi urlando un disperato: “Ti ho sentito!” tentando invano di raggiungerli per poter controbattere, ma i vigliacchi si dileguano. Con l’amaro in bocca tiro su le borse che avevano deliberatamente buttato giù quasi come a tirar su i pezzi della mio essere, della mia Persona e della mia dignità che avevano altrettanto deliberatamente calpestato. La cosa che più mi affligge è che degli esseri umani, delle persone come me, senza alcun motivo o giustificazione hanno sentito il bisogno di entrare nel luogo in cui lavoro, trattarmi come fenomeno da baraccone e ricordami vigliaccamente che sono negra; constato con amarezza la scelta dell “insulto”: non mi hanno dato della stronza, non mi hanno mandata a quel paese, mi hanno detto “CIAO NEGRA” perché essere neri per gente come loro equivale ad un insulto, perché sei brutto, povero, uno schiavo, inferiore”.
Carissima e gentilissima, penso di aver capito chi sei perché, tempo fa avevo acquistato una bella borsa e, grazie alla tua professionalità e ai consigli che mi hai dato, proprio adatta alle mie esigenze.
Tu Sei.
Tu Vali.
Pensando a quello che ti è successo soffro per la tua sofferenza e soffro infinitamente perché penso che quei tre ragazzetti, per divertirsi, abbiano dovuto, inscenare un atto simile, che per provare adrenalina non abbiano la capacità di progettare altro che quel miserrimo gesto….
Avranno una madre?
Avranno un padre?
Avranno qualcuno che la sera, a casa, chieda a loro: cosa hai fatto oggi?
Qualcuno che, ascoltandoli,
capisca dalla loro voce che ” qualcosa non va”?
“Qualcosa non va” dentro di loro…
Che tristezza pensare che possano trovare godimento nell’ arrecare Dolore agli altri…
nel far crescere l’ Inferno intorno a loro…diventandone parte… giovani così… Che orrore. C’ è un altro modo di vivere “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’ inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio” ( Le città invisibili, I. Calvino).
Carissima e gentilissima, passato il momento di shock, non spegnere il tuo fresco sorriso, fallo crescere, dagli spazio, sapendo che un’ infinità di persone sono entrate nel tuo negozio e sono uscite grate e riconoscenti per la preziosità dell’ Incontro con Te.
Grazie per il suo gentile commento. Pier Carlo Lava
Ciao cara. Tu sei una persona bellissima e anche io ho comprato delle borse da te. Sono loro che sono dei deficienti, che significa che mancano di intelligenza, di rispetto, di educazione. Fossi nei loro genitori mi vergognerei.
Vai a testa alta invece tu!!!
E una vergogna in Alessandria che girano questi miserabili senza educazione . Tesoro tu sei una persona a posto sono loro che sono dei poverini