Marzio Sisti: I VACCINI. A CHE PUNTO SONO?

Indicazioni e controindicazioni.
Un concetto che mi sento dire e ripetere da molte persone è:
ho una malattia XXX (dove per XXX mettete una qualsiasi malattia cronica come diabete, ipertensione, malattia autoimmune, obesità, cardiopatia, tumore, asma etc etc..) ed ho paura a fare il vaccino.
Purtroppo è diffusa anche tra alcuni medici questa opinione.
Mettiamo subito in chiaro che una malattia cronica in un soggetto stabile (cioè escludendo fasi acute della malattia o fasi terminali dove speranze di vita non ci sono) non solo NON è controindicazione, ma è INDICAZIONE ASSOLUTA alla vaccinazione.
I cosiddetti soggetti fragili (che lo siano per l’età o lo siano per patologie) devono essere vaccinati vs. COVID e sono, insieme ai soggetti con particolari profili professionali, un target preferenziale per la vaccinazione, da raggiungere e completare al più presto possibile.
In questo momento, l’unica controindicazione (non assoluta) è una anamnesi per una grave allergia con shock anafilattico, anafilassi, edema della glottide , asma bronchiale acuta da altre sostanze (farmaci , puntura di insetto, alimenti…).
Per gli esperti dell’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (Aaiito) e della Società Italiana di Allergologia Asma e Immunologia Clinica (Siaaic) non è corretto escludere dalla vaccinazione i soggetti allergici, serve invece una gestione più specifica ed individualizzata.
Per quanto riguarda la gravidanza e l’allattamento,
al momento non sono un target prioritario dell’offerta di vaccinazione contro il COVID-19 che, ad oggi, non è raccomandata di routine per loro.
Ma le donne ad alto rischio di contrarre la malattia in forma grave dovrebbero discutere i potenziali benefici e rischi della vaccinazione con i professionisti sanitari che le assistono, mentre se una donna scopre di essere incinta dopo la prima o la seconda dose non c’è alcuna motivazione per interrompere la gravidanza.