Stuprano due minorenni e filmano violenza: tre arresti a Milano

foto IPP/giorgio-rossi milano 02-02-2020 blocco totale del traffico per lo smog inquinamento nella foto controlli della polizia locale – un vigile con la paletta in mano

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Milano, 24 feb. (askanews) – Tre sudamericani di 24, 33 e 60 anni sono stati arrestati dai vigili urbani a Milano con l’accusa a vario titolo di aver violentato due ragazze minorenni a cui avevano fatto bere alcolici e, in un caso, di aver realizzato e poi diffuso video pedopornografici. Lo ha riferito oggi in una nota il Comune del capoluogo lombardo, spiegando che i tre sono stati arrestati il 1 febbraio dai ghisa del Nucleo tutela donne e minori, coordinati dalla pm Francesca Gentilini e dall’Aggiunto Letizia Mannella.

Gli arresti sono scaturiti da un rapporto stilato dai medici del Soccorso violenza sessuale e domestica della Clinica Mangiagalli di Milano e notificato in Procura lo scorso 4 dicembre, quando una ragazza di 14 anni, accompagnata dalla madre, si era presentata in ospedale spiegando di essere stata stuprata quello stesso giorno dal 24enne che conosceva, e da un amico trentenne dell’uomo.

In particolare, la giovane aveva raccontato che quella mattina aveva un appuntamento con il 24enne in zona Bignami, dove sarebbero dovuti arrivare anche altri amici dell’uomo. All’appuntamento, però, si era presentato solo il 33enne e i tre, dopo aver acquistato degli alcolici in un supermercato, si erano recati in uno scantinato poco distante. Qui, dopo aver bevuto un primo bicchiere, la ragazzina aveva iniziato a stare male ma era stata costretta dai due a continuare a bere in attesa che arrivassero gli altri amici. Dopo aver bevuto altri due bicchieri, però, la ragazza aveva avuto un mancamento e quando si era ripresa per un attimo si era accorta che il conoscente la stava molestando ma non era riuscita a respingerlo perché troppo debole. Sempre secondo quanto riferito, dopo essere svenuta nuovamente, la 14enne si era risvegliata qualche ora dopo sul sedile posteriore di un’auto, con i pantaloni abbassati e il trentatreenne a fianco che continuava a metterle le mani addosso. Riaddormentatasi, la ragazza si era poi svegliata verso le 16.30 e si era fatta restituire il cellulare che le avevano tolto e riaccompagnare a casa. Nel tardo pomeriggio, al rientro della madre, la quattordicenne le aveva raccontato della violenza e erano andate alla Mangiagalli.

Grazie alle intercettazioni telefoniche, gli agenti della Locale sono riusciti “a recuperare velocemente gravi e plurimi elementi di prova a carico degli indagati” e confermare l’assoluta attendibilità della vittima. Poi, “alla luce delle dichiarazioni rese da testimoni diretti e indiretti”, i vigili sono riusciti a risalire ad un’altra giovane ragazza violentata lo scorso marzo sempre da parte del ventiquattrenne in concorso con il sessantenne, che la vittima conosceva. In questo caso, il più giovane aveva anche realizzato e poi diffuso dei video dello stupro commesso mentre la ragazzina era priva di conoscenza per l’alcol assunto.

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