TEMPESTA EQUINOZIALE

Finiva il giorno, e si levò il vento
sbattendo grandi ombre contro i fanali.
L’acqua tremava di spavento,
fuggiva alle svolte dei canali.

Come un singhiozzo nella gola
la marea saliva sotto l’arco dei ponti.
D’improvviso un guizzo di viola
toccò le nuvole, sparì dietro i monti.

DIEGO VALERI

Due quartine di versi piani, di varia misura. Alla sillabazione risultano 5 endecasillabi, un novenario, un doppio settenario, un doppio senario. Rime alternate: ABAB CDCD. Immagini degne di attenzione: sbattendo grandi ombre contro i fanali; l’acqua tremava di spavento; la marea saliva; un guizzo di viola toccò le nuvole. Paesaggio reale concreto, che si trasforma in paesaggio mentale onirico e visionario.