Impietosa sagoma a cui non voglio

donare fratellanza, il giorno si debilita

nella sua lenta andatura stanca.

È di gelo ogni senso che suona

una danza impoverita di parole

senza arrivare mai a niente.

Era innaturale il giorno che compariva

dalle torsioni del suolo, i sentimenti sfoltivano

attraverso le immagini umane

e un profilo diverso dal mio

si alzava ai flash di un lampo serale.

Niente più si assenta, la mia condizione terrena

non è né santa- ne dimora alcuna

ma olfatto dai canali, dove le ombre

incustodite restano prosciugate alle pendici.

Poeta affaticato dalla vita

le parole sono diventate solubili e mendaci,

le alture non mostrano più nessun segreto

dietro le nostre insonni clausure.

Gianni Marcantoni

Poeta