A volte penso che padre sarei stato.
Sarei stato un padre apprensivo, geloso, possessivo,divertente, noioso? Oppure un padre superficiale, avaro di sentimenti. Non saprei darmi una valida quanto concreta risposta. Posso dire con certezza di avere avuto un padre fantastico sempre presente nella mia vita. Lui c’era sempre: con le sue espressioni marcate e stropicciate sguardo bieco e fronte corrugata quando doveva rimproverami di qualcosa. Oppure solare e distesa con gli occhi lucidi per l’orgoglio che provava in determinate situazioni. Come alla presentazione del mio secondo libro, ” I paesaggi dell’anima”, lui, mio padre,(spaparanzato sopra ad una sedia che sembrava piccina a fronte di una notevole stazza), osservava con visibile orgoglio dipinto sul viso la gente radunata all’interno della libreria, ascoltando i loro mormorii e vari commenti, sorridendo nell’incrociare i loro sguardi in maniera fiera e complice, intrisa di un’esplosiva soddisfazione.
Io lo guardavo. Soddisfatto di renderlo felice. Regalandogli qualcosa di speciale: quello di essere padre. Mio padre.

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