Casale, seconda fase dei vaccini, proposte per un complessivo cambio di marcia.
I medici di famiglia sono già pronti a dare il loro contributo, l’importante è metterli in grado di lavorare in serenità e sicurezza. E in tal senso, un ringraziamento particolare va fatto all’equipe di medici che sta svolgendo senza risparmio e incredibile empatia turni sia in laboratorio sia in ospedale.
E’ senz’altro lodevole e straordinaria la disponibilità di medici volontari, al contempo è importante che ci sia un impegno istituzionale nell’accelerare l’iter affinché vengano riconosciute tutte le professionalità : i medici, gli infermieri e il personale logistico di supporto.
Per il piano vaccinale è decisivo mettere in campo una strategia complessiva che possa semplificare e normalizzare il più possibile una situazione critica: prima di tutto, come abbiamo già proposto, è necessario muovere celermente la macchina organizzativa, insieme alla protezione civile, per allestire al palafiere la somministrazione dei vaccini; allo stesso tempo vanno messe in campo un’altra serie di azioni complementari, cioè: intensificare la somministrazione a domicilio dei soggetti intrasportabili o deboli, e a tal proposito sarebbero utili le unità mobili di vaccinazione, e garantire reti informatiche efficienti e collegamenti certi per le prenotazioni e le informazioni.Infine, sarebbe importante che l’imminente arrivo di nuovi vaccini monodose e di facile conservabilità e trasportabilità possa indirizzare la programmazione nazionale e locale a una organizzazione sempre più simile alla normale vaccinazione antinfluenzale.  
Tema da non sottovalutare è il can can mediatico sulle presunte morti da vaccino, un esempio, nel 2014 vi furono una trentina di morti nei soggetti vaccinati da poco per l’ influenza, poi accertati morti per altre cause, il clamore mediatico amplificato da decine di indagini anche giudiziarie determinarono un clima che portò nel 2015 al crollo della copertura vaccinale al 48%: la mortalità per influenza del 2016 fu alta con valori di poco inferiori alla prima ondata Covid nel nostro paese.

In questo senso è importante che le istituzioni sostengano in modo chiaro la campagna di vaccinazioni
Un ragionamento particolare va fatto su oncologia, siccome l’importante obiettivo per Casale e il territorio del ripristino dei posti letti di oncologia non risulta ancora raggiunto. Infatti, attualmente è prevista una misura precauzionale per allontanare i pazienti oncologici da quelli covid, ma i posti letto resteranno ancora della Medicina, mentre quelli del reparto di oncologia saranno ancora soppressi in accordo alla legge regionale 1-600.Per cui, serve ancora il massimo impegno delle istituzioni, testa bassa sull’obiettivo, perché è necessario continuare in questa assoluta e più che legittima esigenza.
Circolo e Gruppo Consiliare PD, Casale Monferrato