Bollette luce, acqua, gas e telefonia. Bollette fuori controllo

Il 70% degli italiani è entrato in conflitto con un fornitori di acqua, luce e gas, telefonia e con la pay tv. Il 78% delle famiglie ha ricevuto una bolletta pazza e il totale degli utenti domestici ha avuto a che fare con gli aggressivi uffici di recupero credito almeno una volta. Il 9,1% delle famiglie fatica a pagare le bollette che aumentano al di là del consumo reale – 5,3% all’anno per la luce e un 5% per il gas per un totale stimato – tra tutte le utenze domestiche – pari a 648 euro l’anno in più. Il 65% sono costi occulti e imposte. Il Mercato Libero? Nessun beneficio per i consumatori.

Il costo dell’energia elettrica pesa solo il 35% sul totale della fattura, il restante 65% riguardano costi di trasporto, accise, IVA e gestione del contatore, ”avete mai visto un tecnico a casa per la manutenzione del contatore?”. Su una spesa annua di 234 euro di consumo di energia si arriva alla cifra di 650 euro in costante aumento. Le bollette di luce, acqua e gas sono enormi torte e le fette se le dividono gli Enti Locali e lo Stato.

“Una vera e propria batosta per i contribuenti italiani, con aumenti record delle tariffe luce e gas che avranno un peso non indifferente sulla spesa energetica delle famiglie e delle imprese”. Lo afferma Maria Teresa Nori del consiglio nazionale di Federcontribuenti che ricorda con l’emergenza Covid in atto, sottolinea la rappresentante di Federcontribuenti “non c’era il bisogno da parte di Arera di avviare questi aumenti sulle bollette energetiche che, ricordiamo, pesa una tassazione intollerabile: il 45,7% di tasse sul gas (imposte e oneri di sistema) e il 35,1% sull’elettricità, con gli oneri di sistema che, sulla luce, arrivano a quota 21,8%”.

Contratti fantasma mai richiesti, spese aggiunte ritenute fuori contratto, disdette lunghe e fatture doppie, come tutelarsi? ”Risolviamo quotidianamente problemi di questo tipo e aiutiamo i consumatori ad ottenere il rimborso per acquisti non soddisfacenti. I consumatori però devono opporsi in massa a questo sistema”.