– Il Fatto Quotidiano

La missiva è stata inviata il 19 marzo ed era stato dato tempo all’azienda di rispondere e provvedere in 20 giorni. La società avrebbe dovuto consegnare fra i 30 e 40 milioni di dosi del vaccino entro la fine del 2020, fra 80 e 100 milioni nei primi tre mesi di quest’anno e il resto dei 300 milioni previsti entro la fine di giugno.

Ma a fine marzo l’azienda aveva fornito solo 30,12 milioni di dosidi F. Q. | 11 APRILE 2021 Covid, l’ammissione della Cina: “I nostri vaccini hanno una efficacia bassa”.

Ipotesi di mix e di utilizzare la tecnica mRna Vaccini, l’accelerazione di Germania, Francia e Spagna rispetto all’Italia. Dalle classi di età al fattore AstraZeneca – Il confronto Covid, i vaccini in arrivo (salvo intoppi): dal monodose Janssen a Novavax e Curevac. In fila per l’ok di Ema il russo Sputnik e Sinovac CureVac, il terzo vaccino a mRna che può far svoltare l’Ue.

L’azienda: “Produrremo 300 milioni di dosi nel 2021. Si conserva a 5 gradi”L’ultimo richiamo alla società Astrazeneca era arrivato a fine marzo, dopo il caso delle dosi di Anagani, per bocca della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Ma il tempo degli avvertimenti per il colosso anglo-svedese che commercializza il vaccino sviluppato dai ricercatori di Oxford – tra l’altro al centro di una intensa discussione scientifica per la possibilità che scateni trombosi – è scaduto. Almeno formalmente.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera il 19 marzo Bruxelles ha inviato una lettera a Iskra Reic, vicepresidente esecutiva per l’Europa e il deputy General Councel, legale aziendale, Mariam Koohdari con l’elenco delle mancanze e delle violazioni del contratto firmato.

Quel contratto la cui pubblicazione era stata richiesta con forza dai vertici europei all’inizio delle controversie per il taglio delle dosi e quando era emerso il sospetto che le fiale con il vaccino avessero avuto con destinazione principale non solo Londra, ma anche altri paesi extraeuropei.

Sorgente: Astrazeneca, la lettera ultimatum di Bruxelles: “Violato il contratto”. Possibile richiesta danni per le conseguenze sui diritti dei cittadini – Il Fatto Quotidiano