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Arrivano a scadenza i vertici di diverse partecipate pubbliche. Francesco Caio verso la guida operativa di Saipem. Per Fabrizio Palermo di Cassa depositi e prestiti riconferma possibile ma non scontata.

Cambieranno i vertici Rai, Domenico Arcuri in uscita da Invitalia. Il premier si vuole affidare alla sua cerchia (e non ai partiti) per le sceltedi Mauro Del Corno | 14 APRILE 2021Sta per partire il nuovo giro di giostra per le nomine alla guida delle partecipate pubbliche.

In scadenza ci sono 518 poltrone in 90 controllate dal ministero dell’Economia, tra cui pesi massimi come Cassa depositi e prestiti, Fs, Invitalia e Saipem. Si rimetterà in moto dunque quel complesso gioco di equilibri tra istanze politiche e necessità di mantenere elevato il livello del management in cui dovrà cimentarsi per la prima volta il governo Draghi.

Cosa farà il presidente del Consiglio? Cercherà di accontentare tutti (e stavolta sono davvero tanti….) o si muoverà mettendo da parte il bilancino? Come vedremo dei segnali già ci sono e indicano come Draghi sembri più orientato a muoversi autonomamente, d’intesa con la sua cerchia più stretta, vale a dire il ministro dell’Economia Daniele Franco e il sottosegretario Roberto Garofoli, piuttosto che a raccogliere i desiderata delle varie forze politiche.

Investitura, prestigio, fase storica e debolezza che attraversa tutti i partiti di maggioranza, gli danno la forza per farlo.

Sorgente: Cassa depositi e prestiti, Ferrovie, Saipem, Rai: oltre 500 poltrone pubbliche da rinnovare. Ecco i nomi in lizza. E perché Draghi vuole decidere i posti chiave – Il Fatto Quotidiano