– Il Fatto Quotidiano

Nell’estate 2020 ministri e governatori promettevano un monitoraggio degli studenti per garantire la ripresa in sicurezza delle lezioni, ma nei mesi successivi l’ipotesi è stata accantonata. Il 23 dicembre governo e Regioni ci hanno riprovato in vista del rientro in aula a gennaio: il risultato è un “Piano operativo” rimasto solo sulla carta. Così ogni ente si è mosso in autonomia, ma senza regolarità.

Ora, a due mesi dalla fine dell’anno scolastico nuovo vertice tra Bianchi, Figliuolo e i sindacatidi Alex Corlazzoli e Marco Procopio | 13 APRILE 2021 “Test salivari fai da te a tutti gli studenti. Così proviamo ad anticipare il virus”. L’esperimento della scuola di Bollate per restare in presenza

Oggi il ritorno a scuola per 8 alunni su 10: in zona arancione tutti in classe fino alla terza media, al 50% alle superiori – La mappaQuando nell’estate del 2020 la Regione Lazio fu la prima ad utilizzare i tamponi antigenici rapidi negli aeroporti per scovare i viaggiatori positivi al Covid, in tanti – dalla politica agli amministratori locali – ipotizzarono di fare lo stesso nelle scuole.

“I test rapidi sono una vera avanguardia e saranno molto utili negli screening negli istituti”, diceva ad agosto il governatore del Veneto Luca Zaia. “Abbiamo chiesto di avere test rapidi e di fare in modo che ci sia il minor numero di giorni di dubbio sull’eventuale positività degli alunni”, insisteva il collega lombardo Attilio Fontana.

“Si va in questa direzione”, la conferma del ministro Roberto Speranza alla Camera a fine settembre. Sembrava la soluzione perfetta: eseguire test di massa su prof e studenti per scongiurare una nuova ondata del virus e il ritorno alla didattica a distanza.

Ma tra iniziale carenza dei kit, protocolli mai attuati, difficoltà burocratiche e contagi in risalita, il progetto non è mai decollato davvero. Di più. Il 23 dicembre scorso governo e regioni hanno firmato delle linee guida per l’attuazione di controlli a tappeto. Propositi che non si sono però mai tradotti in una metodologia concreta a livello nazionale.

Sorgente: Test rapidi nelle scuole, le linee guida firmate dalle regioni per lo screening di massa sono rimaste lettera morta: a due mesi dalla fine delle lezioni non c’è ancora un piano – Il Fatto Quotidiano