Canzone, di Luisella Magnabosco

Canzone
Ed ecco un’altra aurora
che si scioglie dentro il mare
e con il rosa che le avanza
va a spumare sugli scogli,
piano piano il sole arriva
che col suo far da dittatore
caccia la pallida con prepotenza
usando i suoi raggi come artigli.
Strascica gli ultimi arabeschi neri
la fresca brezza mattutina
facendo ondulare i pelosi steli
che vibrando si rianimano,
poi solleticando i fiori
mentre scuotono via la brina
strizza dai petali i dolci sieri
così i lor profumi emanano.
Un “Ti amerò per sempre”
sulla sabbia è ancora scritto
ma le onde dell’alta marea
presto faranno colazione,
lo risputeranno in note
sullo spartito del Dio del vento
che leggendone l’armonia
lo zufolerà in canzone.
Luisella Magnabosco
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