LA FIGLIA DI CIRCE, di Valeria Bianchi Mian

LA FIGLIA DI CIRCE

#EarthDay2021

All’epoca di Ulisse l’uomo aveva una necessità: quella di domare la natura selvaggia, per cui l’immagine della trasformazione da essere umano a bestia era decisamente una regressione agli istinti, al mondo dell’inconscio, in un momento di sviluppo culturale fuori dall’abbraccio di Madre Natura. La Neocorteccia è una conquista evolutiva. 

Oggi che abbiamo abbondantemente razziato la terra e ci siamo fatti largo come bulldozer sui territori delle altre specie viventi costruendo il nostro illimitato e pretenzioso habitat… l’arte di Circe sarebbe invece un dono miracoloso e utilissimo, se lo guardassimo come momento simbolico di empatia con l’altro che è con noi: l’anima animale. 

Ma lasciamo da parte Circe e ipotizziamo che sia Cassifone, figlia di Circe e Ulisse, ad ereditare dalla mamma la capacità di mutare l’umano in animale. Avrà ucciso veramente il fratello-sposo Telemaco e il padre Ulisse? E’ un gioco poetico, perdonatemelo. Ipotizziamo per un attimo…

Ho sposato Telemaco, mio fratello

ma non uccisi né lui né il vecchio Ulisse

nonostante qualcuno di me poi disse

che porto sulle spalle magre un fardello

di violenza da rispedire al mittente

di rea vendetta dal passato al presente.

Apro la finestra e osservo il vasto prato:

son io la sola padrona del casale

nel quale vivo con più d’un animale.

In effetti, dalla mamma ho ereditato

l’arte di trasmutare gli uomini in fiere

cogliendo degli stessi le ombre vere.

Non uccido maiali e nemmeno polli

mi nutro di uova e di verdure fresche.

Lungo il sentiero semino le mie esche

per catturare cacciatori sui colli

e fare di loro elefanti, oche, buoi:

la fauna mista di tutti i paesaggi tuoi.

Perché io questo tuo mondo lo saprei

ripopolare

d’animali già estinti e da cortile.

Avrei qualcosa di vitale da fare …

Favolesvelte, Golem Edizioni 2016 

Fotografia di Giulia Caira per Favolesvelte 

https://favolesvelte.wordpress.com/

http://www.golemedizioni.net/