Buona Destra Piemonte: NextGen Piemonte

“Questo documento è il nostro contributo all’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Siamo orgogliosi di dire che è il contributo del Piemonte, non della Regione Piemonte”. Con queste parole piene d’enfasi il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio presenta il documento per l’accesso ai fondi europei del NextGenEu che, nelle intenzioni, definirà “le linee di indirizzo per lo sviluppo del Piemonte nei prossimi 10 anni”. Frasi di impatto ed annunci roboanti come l’attuale Giunta ci ha ormai abituato a sentire. Parole che come sempre stridono con i contenuti e che lasciano decisamente perplessi, visto che poi i progetti in sé appaiono incastrati a forza nel solco delle linee guida europee e decisamente poco impattanti sul futuro regionale qualora venissero realmente finanziati.

Più di 1200 progetti selezionati tra le proposte dei vari territori. Un finanziamento superiore ai 26 Miliardi di Euro complessivi che potrebbe risultare un obiettivo molto distante vista i contenuti. La sensazione è che i progetti siano stati recuperati dal cassetto di una memoria amministrativa in cui giacevano accantonati da anni. Lo sappiamo che siamo in campagna elettorale permanente soprattutto sulle rovine del disastro Covid, ma davvero era necessario spacciare per progetti di ripresa e resilienza un coacervo di proposte superate, rispolverate per l’occasione ed infilate a forza sotto il cappello di questa o di quella linea d’intervento del NextGenEu?

Su che basi sono state selezionate dalla Regione queste 1200 proposte? Il selezionatore ha realmente riflettuto sulla loro realizzabilità e finanziabilità?

Ad esempio, su proposta della stessa Regione, nel capitolo relativo alla Transizione Ecologica, è stato inserito il progetto “sicurezza dei presidi ospedalieri”. Evidentemente a proponenti e selezionatori deve essere sfuggito che in questa missione saranno finanziate proposte che andranno a diminuire del 50% l’emissione dei gas inquinanti. Vincoli evidentemente non conosciuti in quanto, sempre nella mission Green, si ritrovano ambiziosi progetti che con l’ambiente nulla hanno a che fare, come il “completamento della Chiesa di San Giuseppe” o la costruzione di “un parcheggio sotterraneo”.

Chissà se proposte presentate come “scuole moderne” o “sosteniamo gli anziani”, nomi evocativi per concetti condivisibili, possano avere accesso a fondi per i quali servirebbero approfondimenti e rendicontazioni dei quali ad oggi non si ha conoscenza.

Il “rifacimento di un magazzino comunale” o la “riqualificazione delle mura in pietra perimetrali” davvero incideranno sulla riduzione delle emissioni dei gas inquinanti? Il “rifacimento marciapiedi” o un generico “rotatoria” come possono essere ritenuti idonei per ottenere finanziamenti legati alle infrastrutture ed all’alta velocità. Davvero qualcuno ha ritenuto che finanziamenti in tal senso potranno rinnovare il futuro economico e sociale del Piemonte?

Dall’analisi di questo nuovo Piano Marshall si evince che a livelli istituzionali differenti si sia preferito un approccio di facciata piuttosto che di forma, utile a dire che il tentativo è stato fatto ma poco di più. I probabili mancati finanziamente saranno poi facilmente addossabili a chi avrà deciso di non erogare le somme.

Il Piemonte rischia di perdere un’occasione unica, di quelle che incidono positivamente sul suo territorio e sul futuro di noi piemontesi magari per generazioni. Si è preferita la comoda via dello slogan, del dire al posto del fare, presentando una lista di progetti per nulla ambiziosi, a tratti imbarazzanti, e che non seguono le richieste dell’UE, delle esigenze reali del territorio in relazione al proprio sviluppo sociale ed economico.

Ancora una volta la politica regionale e locale dimostrano di non essere all’altezza della situazione. Ancora una volta sprecheremo una possibilità storica per aver cercato di dare l’assalto al forziere dei fondi europei usando il grimaldello di carta del “presentiamo qualsiasi cosa pur di presentare qualcosa”.

Buona Destra Piemonte