La vita – è il solo modo
per coprirsi di foglie,
prendere fiato sulla sabbia,
sollevarsi sulle ali;
essere un cane
o carezzarlo sul suo pelo caldo;
distinguere il dolore
da tutto ciò che dolore non è;
stare dentro gli eventi,
dileguarsi nelle vedute,
cercare il più piccolo errore.
Un’occasione eccezionale
per ricordare per un attimo
di che si è parlato
a luce spenta;
e almeno per una volta
inciampare in una pietra,
bagnarsi in qualche pioggia,
perdere le chiavi tra l’erba;
e seguire con gli occhi una scintilla nel vento;
e persistere nel non sapere
qualcosa d’importante.

WISLAWA SZYMBORSKA “Attimo” 2002 tr. Pietro Marchesani

Credo che il significato complessivo sia che la vita consiste in eventi minimi, apparentemente privi di importanza, che contano più di grandi fatti veri o presunti. Ecco perché, dopo un elenco apparentemente disordinato e disposto in modo casuale, che mescola cose disparate, la sentenza finale dichiara che sia necessario non pensare alle cose importanti; implicitamente: le cose importanti non esistono, e perdipiù non contano.

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