PARTITE IVA, FLASH MOB DAVANTI ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE

La protesta il 30 aprile alle 13 in corso Bolzano a Torino

“Inviata lettera a Draghi. Usiamo le accise per un Fondo Sicurezza a sostegno di chi è malato, in crisi e per famiglie di chi si suicida”

Si terrà venerdì 30 aprile alle 13, davanti all’Agenzie delle entrate di corso Bolzano, a Torino, il flash mob di protesta della partite Iva. Saranno presenti le rappresentanze di Fipi-Futuro italiano partite iva, Movimento Amici d’Italia e Movimento nazionale italiano. La manifestazione avverrà contemporaneamente a Cuneo, Firenze, Crema (Cr).

Il flash mob segue la lettera che Fipi ha inviato al presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Abbiamo scritto al premier Draghi perché chiediamo con forza che sia istituito un Fondo di Sicurezza per i lavoratori autonomi e le piccole imprese, usando le accise”, spiega Beba Pucciatti, presidente di FipiFuturo Italiano Partite Iva, associazione che conta oltre 2.600 partite Iva. “Il Fondo è necessario – sottolinea Pucciatti – per far fronte al prolungarsi della crisi economica,  a malattie, infortuni e serve come sostegno alle famiglie in caso di suicidio del titolare della partita Iva”. 

Purtroppo molti fatti di cronaca dimostrano che il suicidio dei piccoli imprenditori in difficoltà non è un’eventualità remota. L’Osservatorio suicidi di Roma parla di 41 persone che si sono tolte la vita tra il primo e il secondo lockdown e altre 21 hanno tentato il suicidio: quasi tutti sono imprenditori. “Auspicando che non si arrivi a questi gesti estremi – aggiunge la presidente di Fipi – la nostra proposta è di usare le accise sui carburanti, desuete ed eccessive, e creare un Fondo per la tutela dei lavoratori autonomi, che dia supporto economico alle partite iva in crisi per questo e altri eventi”.

“Pur trovandoci in un momento di serissima impasse economica – aggiunge Francesco Campopiano di Movimento Nazionale Italiano – riteniamo che sia un atto dovuto veicolare parte di queste anacronistiche risorse a supporto di una fetta rilevante e produttiva del Paese”.

“Già, perché le accise che paghiamo su benzina, gasolio, gpl e metano – spiegano gli organizzatori – sono state introdotte per far fronte a terremoti e guerre e oggi possono essere usate  per questa emergenza e per chi  ne ha bisogno. Inoltre, se il prezzo del petrolio è diminuito sui mercati internazionali, in Italia i costi di benzina e gasolio sono scesi solo di pochi centesimi. Questo per via delle accise, che incidono sul prezzo per due terzi del totale. Usiamole per creare un Fondo di sicurezza per le Partite Iva in difficoltà”.

L’istituzione del Fondo, conclude la presidente di Fipi, “È finalizzata a dare un supporto economico alle piccole e medie imprese individuali e non, includendo anche quelle categorie di professionisti iscritti a casse professionali che si sono dimostrate insufficienti nell’erogazione delle prestazioni, a fronte del capitale versato”.