– Il Fatto Quotidiano

L’ormai noto caso Fedez, esploso al concertone del 1°Maggio, continua a tenere banco.

Occupa le paginate dei quotidiani, spopola su siti e social network, diventa tema di dibattito nelle tv concorrenti, supera addirittura i confini nazionali riportando la Rai al centro della scena, ancora una volta non per merito ma per l’ennesima polemica: “Quello che rimarrà di questa brutta vicenda, che sta gettando fango sulle tante lavoratrici e lavoratori onesti del servizio pubblico RAI, è la discutibile professionalità mostrata nella circostanza dalle persone coinvolte nella vicenda, impegnati in un banale ma dannoso giochino di scarico delle responsabilità che ha amplificato gli effetti collaterali”, spiega Riccardo Laganà contattato al Fatto Quotidiano.it.

Consigliere del Cda Rai, in scadenza, eletto dai dipendenti. Spirito battagliero, molto attivo da circa tre anni su temi che ritornano, spesso irrisolti, dalle parti di Viale Mazzini. Il danno d’immagine per l’associazione del servizio pubblico alla parola censura ha certamente un peso: “Di censure tentate e riuscite la RAI ne ha viste parecchie per opera di vecchi Direttori Generali e Direttori di Rete. C’era il meccanismo della censura ed era sempre armato. Verosimilmente, nel primo maggio 2021 non c’è stato tentativo di censura per ordine diretto del potente politico o direttore di rete/vicedirettore: solo uno scomposto e, questo davvero si, inopportuno tentativo di intervenire per evitare risentimenti di qualche influente esponente di partito che peraltro non aveva fatto mancare di rendere pubblica la propria contrarietà a mezzo di agenzie stampa”, continua il suo ragionamento Laganà.

Sorgente: Caso Fedez, il consigliere Rai Laganà a FqMagazine: “Professionalità discutibile e scaricabarile. Ma sulla Rai i partiti dovrebbero accusare se stessi” – Il Fatto Quotidiano