Un centinaio di sindaci della provincia si sono attivati per fermare l’emergenza

Cinghiali: grazie ai numerosi Comuni che hanno già accolto l’appello di Coldiretti

Problema ambientale, sanitario e di sicurezza stradale: obiettivo un’azione sinergica su tutto il territorio

Coldiretti Alessandria ha inviato nei giorni scorsi uno specifico documento a tutti i 187 Comuni della provincia di Alessandria per fermare cinghiali e selvatici chiedendo ai Sindaci di farlo proprio e inoltrarlo alle autorità territoriali, in particolare a Prefetto, Presidente della Regione e della Provincia.

Un centinaio, a pochi giorni dall’invio, hanno già risposto all’appello per chiedere interventi urgenti per far fronte al problema dei danni dalla proliferazione da cinghiali che sta impattando in maniera così forte sull’agricoltura e la salute dei cittadini come gli incidenti che continuano a verificarsi su strade e autostrade.

“La situazione è insostenibile, sotto tutti i punti di vista: la nostra è una vera e propria mobilitazione poiché, dopo trent’anni di denunce, bisogna agire in modo concreto sul contenimento dei numeri. Ricordiamo che ridurre la popolazione dei cinghiali è la priorità rispetto anche alla diffusione di malattie infettive batteriche all’uomo oltre che della Peste suina africana che rappresenta un elevato rischio per il nostro patrimonio suinicolo e per l’intera filiera collegata – hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. Un lavoro sinergico che si sta portando avanti su tutto il territorio provinciale insieme ai sindaci che, appunto, vivono direttamente la problematica della fauna selvatica con numeri sempre in crescita tanto da generare, ormai da troppo tempo, gravi problemi ambientali, di pubblica sicurezza e di ordine sanitario. Ribadiamo l’urgenza ad intervenire, quindi, con un approccio integrato, un pacchetto di azioni che se da un lato deve agire sulla riduzione sia numerica, che spaziale, dall’altro deve concretizzarsi in provvedimenti che possano consentire anche ai sindaci l’adozione di ordinanze di emergenza per autorizzare misure straordinarie di contenimento”.

Nell’ultimo anno i danni da cinghiale segnalati dalle aziende agricole sono più che raddoppiati: “È noto – si legge nella lettera inviata da Coldiretti Alessandria ai Comuni – come il fenomeno abbia assunto i caratteri dell’emergenza connotata da trasversalità, costituendo un vero e generalizzato problema di sicurezza pubblica, sanitaria ed ambientale, cui le attività di contenimento sino ad ora attuate non sono riuscite e non riescono più a porre rimedio. A tale proposito è sufficiente ricordare il crescente pericolo alla sicurezza stradale causato dalla massiva presenza di animali, con il numero di incidenti stradali in costante crescita; o, ancora, all’invasione ormai all’ordine del giorno da parte delle specie animali anche degli spazi urbani, con pericoloso avvicinamento ai cittadini e alle abitazioni. Dal punto di vista sanitario, deve rilevarsi il rischio di diffusione di malattie e di patogeni, di cui la fauna selvatica può essere portatrice. Dal punto di vista ambientale, è ormai evidente il pericolo cui sono esposte le esigenze di conservazione delle specie e delle biodiversità dai danneggiamenti causati dalla fauna selvatica al patrimonio naturale e animale”.