(articolo di Valeria Bianchi Mian)

Nei miei corsi amo coinvolgerti inventando giochi sempre nuovi, prendendo spunto qua e là per dare avvio al warming up, ovvero al momento del riscaldamento, ai preliminari. Prima di entrare nel vivo della scrittura creativo-curativa, per esempio, o dello Psicodramma. O come attività focus, condivisione di memorie autobiografiche e immaginazione attiva.

Uno dei miei preferiti è il gioco delle Sliding Doors, del come se fossi il Doppio, esperienza che dà voce alle strade che non hai scelto. Puoi farlo anche tu, adesso, e scoprirai che di vie ce ne sono tantissime, tante quante le decisioni che hai preso. Basta solo guardare nell’ombra dei tuoi NO, e allora scopri treni, navi, sentieri, voci pronte a raccontare storie alternative.

Sliding Doors (1998)

Sperando che non sia un gemello di William Wilson quello che ti viene a trovare, buon gioco!

Io per esempio ho una Valeria che ha fatto il liceo artistico e poi ha sposato un collezionista miliardario di quarantacinque anni più vecchio, il quale – ovviamente – è morto lasciandole la meritata eredità. Questa Valeria del mondo che non è stato vive tra Milano (dove ha casa base in Via della Spiga), veste super figa, conosce tutto di Sironi e De Chirico e non ha mai incontrato l’uomo giusto. Viaggia, possiede, afferra ma si sente sola. Non la invidio, tutto sommato, anche se ogni tanto penso a lei. Soprattutto nei giorni di pioggia quando l’élan vital brilla e il senso del sublime ci accompagna entrambe, ci unisce. Le regalo un po’ dell’amore e della ricerca che ho scelto quando me ne sono andata via da questa e da cento altre alternative.

#lestradechenonhopreso

#esercizidibenessere

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