Alla fine di maggio è iniziata la costruzione della “House of One” a Berlino, un luogo di culto interreligioso che ospiterà una chiesa, una moschea e una sinagoga—oltre a spazi comuni nei quali i fedeli potranno incontrarsi e organizzare eventi e celebrazioni.

L’edificio sorgerà a Petriplatz, ex Berlino Est, nel sito che ospitava una chiesa del Tredicesimo secolo abbattuta al tempo della Repubblica Democratica Tedesca e che è stato riportato alla luce nel 2007, durante scavi archeologici.

Il progetto risale a circa dieci anni fa, e nasce da un’idea dell’imam Kadir Sanci, del rabbino Andreas Nachama e del reverendo protestante Gregor Hohberg. I tre, ha spiegato Nachama, volevano creare “uno spazio spirituale” dove per “750 anni è sorta la chiesa più antica di Berlino.”

I lavori dovrebbero essere completati in quattro anni. Il costo complessivo è di 47 milioni di euro: 20 sono stanziati dal governo federale, 10 dal Land di Berlino, mentre il resto proviene dalle donazioni dei fedeli.

La prima pietra è stata simbolicamente posata da Wolfgang Schauble, presidente del Bundestag, il parlamento federale tedesco, ed ex ministro dell’economia. Come riportano le agenzie, il politico ha definito la casa comune “un luogo di tolleranza e apertura” con “l’aspirazione teologica di aprirsi ad altre prospettive spirituali con uguale rispetto.”

Alla cerimonia era presente anche il sindaco di Berlino Michael Mueller. “Nella nostra società non c’è spazio per l’odio, la violenza, l’antisemitismo, l’islamofobia e il razzismo,” ha dichiarato. Foto di Sean Gallup via Getty Images.

Post di Vice Italia