“La verità è che vi sta bene così; l’incerto futuro vi mette paura. Per quale motivo dovreste immischiarvi in situazioni in cui rischiereste di perdere la vostra comoda privilegiata esistenza? No, sono solo parole, non muovereste un solo dito per cambiare le cose. “

Continua il viaggio a tappe di Athena, Pechino e Washington i focolai nei quali il sistema si annida, e nelle quali si scatena la spedizione punitiva della protagonista del racconto che, come l’eroina alla quale si identifica, si erge a paladina delle ingiustizie:

 “La donna schiude gli occhi e, come per magia, si ritrova con la lancia nella mano destra e nella sinistra lo scudo, sulla testa indossa l’elmo. Esplode tutta la sua forza, liberandosi dalle mani che la stanno soffocando”.

La mitologica immaginaria descrizione, appare oggi, forse lontana dal modo di pensare e di agire di quanti, apatici e rassegnati, spettatori inermi di uno spettacolo squallido e pericoloso, preferiscono subire anziché ribellarsi. Non così Athena, e non chi vede attuale il suo messaggio di ribellione pur non condividendone l’uso della violenza. Fin quando il mondo, governato da un nuovo ordine mondiale, si servirà di un “sistema” prevaricatore per attuare i propri interessi, state pur certi che tante nuove Athena esploderanno in tutta la loro forza. È la storia che si ripete!

Dott. Luigi Lo Mascolo

Washington

– Non mi dire che è questo il tuo obiettivo? – le chiede il magnate, con lo sguardo rivolto alla splendida residenza del presidente degli Stati Uniti d’America: la Casa Bianca.

– È molto più bella di come appare in televisione – risponde Athena.

– Sì, non è niente male. –

– Immagino che ci sei stato là dentro. –

– Sì, ho avuto la fortuna di visitarla. –

– Sei un uomo fortunato; trovarsi nella tua posizione si hanno tanti privilegi. –

– Nulla di eccezionale, ci si abitua e alla fine non rimane granché, te l’assicuro. –

– Mi piacerebbe visitarla. –

– Non hai risposto alla mia domanda … è questo il tuo obiettivo? –

– No. –

– Grazie a Dio! Per un attimo ho pensato al peggio. –

– Al peggio non c’è mai fine. –

– … già. Be’, non posso prometterti che la visiterai … potremmo non essere sicuri nemmeno qui. E poi, non conosco il tuo piano … –

– Lo conoscerai presto. –

– Quanto tempo dobbiamo rimanere qui? – le chiede l’uomo.

– Poco. Se saremo fortunati, uno, due giorni saranno più che sufficienti – risponde Athena.

– Forse è il caso di prenotare una stanza in un hotel. –

– Non lo so; aspettiamo. Abbiamo fatto in modo che arrivassimo di mattina presto, così da poterci sbrigare in giornata. Speriamo bene. –

– In così poco tempo? Sei più veloce della luce. Ok. Attendo ordini. –

– Non ti farò impazzire, sarà tutto semplice, è come se dovessi … andare al lavoro. –

– Che cosa vuoi dire? – le chiede perplesso il magnate.

– Hai detto che qui hai degli interessi, giusto? – risponde Athena.

– … sì. Cosa c’entra col tuo piano? No, non è possibile che il tuo obiettivo sia … –

– Il network, i giornali, ebbene sì. Sono nella lista nera, non posso farci nulla. –

– Lo sospettavo … –

– Certo, non sei mica stupido. Sei un grosso imprenditore, un uomo potente, sai benissimo il ruolo importante che ricopre “l’informazione” nel “sistema”. Sì, è vero, in questa multinazionale la tua partecipazione azionaria non è così rilevante, ma poco importa, ne fai parte anche tu.  Comunque, il mio obiettivo sono i tuoi soci in affari, in questo caso, i tuoi padroni. Uno in particolare. –

– Sei pazza! – esclama l’uomo.

– Ormai me lo dicono tutti – replica serafica, Athena.

– Sei venuta per ucciderli, questo è il tuo scopo, come hai fatto fino ad ora. –

– Prima vorrei conoscerli, quello che succederà dopo non possiamo prevederlo. –

– Non hai la più pallida idea chi siano. –

– Perché non me lo dici tu, siamo qui apposta. –

– Uno ce l’hai di fronte. –

Athena, volge lo sguardo alla Casa Bianca.

– … il presidente. –

– Già. –

– Tra gli azionisti c’è anche lui? -gli chiede Athena.

– No, ma idealmente è come se ci fosse – risponde l’uomo.

– Spiegati meglio. –

– Nulla è come appare. Barry Moore, capo indiscusso e massimo azionista del network KBN, di cui faccio parte anch’io, è anche fondatore e comproprietario della RTN Financial Group Corporation Services. Indovina chi è il socio, nonché presidente della banca? – dice il magnate.

– Non ho idea – risponde Athena.

– Liam Wilson, amico d’infanzia del presidente degli Stati Uniti d’America. Ma non è finita. Mark Wilson, primogenito di Liam, è un membro di gabinetto del presidente, mentre Amelia Jones, cugina di secondo grado di Barry Moore, è una senatrice, vicina politicamente al presidente. Tu mi dirai cosa c’entra tutto questo: tutto e niente. Dipende dai punti di vista. Non ti viene in mente nulla? Eppure, non è così lontano da quello che insegui. –

– … il “sistema” – dice Athena.

– Già, proprio così. – replica l’uomo. – Il “sistema” è presente ovunque, è parte integrante del nostro vivere; può cambiare forma e aspetto, ma non le sue funzioni, che rimangono e rimarranno tali fin quando non si estinguerà la razza umana. –

– C’è poco da stare allegri – osserva la donna.

– Ti ho messo in crisi? –

– Ti piacerebbe, ma non è così; ormai, non mi sorprende più nulla. È come sprofondare in un pozzo nero, schizzato di rosso sangue; il vostro sangue. –

– Non puoi farcela da sola, accetta il mio aiuto. –

– Non proprio riesco a capirti; cioè, tu mi vorresti affidare a quella gente che sto per eliminare dalla faccia della terra? Non ha senso. È come darmi in pasto ai lupi. A meno che, tu non voglia proprio questo. In questo caso, nulla di ineccepibile. –

– Conosco giornalisti, imprenditori, politici, che hanno dimostrato una certa diffidenza nei confronti del “sistema”, e proprio per questo farebbero al caso tuo. Anzi, sarebbero ben felici di averti come alleata. –

– Ti fidi di questa gente? – dice Athena.

– Sì – risponde il magnate.

– Da che parte ti schiereresti? –

– Dalla tua, naturalmente. Credo di avertelo fatto capire. –

– Se riusciremo a sopravvivere, potremmo fare un tentativo. –

– Sei testarda! Vuoi a tutti costi rispettare il tuo piano, basato su quella lista nera, quando invece puoi veramente cambiare le cose, il mondo intero. –

– Se queste persone che vorresti farmi conoscere sono veramente contrari al “sistema”, perché fino ad ora non hanno fatto nulla per opporsi, standosene con le mani in mano, diventando così loro complici? Che cosa aspettano a muoversi? –

– Forse un segnale … venuto dal cielo. –

– Finiscila di dire stronzate! La verità, è che vi sta bene così; l’incerto futuro vi mette paura. Per quale motivo dovreste immischiarvi in situazioni in cui rischiereste di perdere la vostra comoda, privilegiata esistenza? No, sono solo parole, non muovereste un solo dito per cambiare le cose. Vuoi conoscere il mio pensiero? Non mi fido dei tuoi amici, né tanto meno di te. Questo è tutto. Be’, il tempo scorre, se permetti vorrei che ci dessimo una mossa, invece di perderci in chiacchiere inutili. Sai cosa devi fare – dice Athena.

– … già – risponde l’uomo. – Noleggeremo una macchina, se per te va bene. –

– Nessun problema. –