Ore di lavoro, salari, produttività e potere d’acquisto, l’Italia in Europa

di Pier Carlo Lava

In un recente post avevamo evidenziato che i lavoratori italiani sono al 15esimo posto in Europa come salari, una posizione certo non invidiabile dato che dietro di noi ci sono solo Spagna, Grecia e i paesi dell’Est.

Ma quanto tempo lavorano gli italiani? 

La domanda sorge spontanea dopo che c’è chi afferma che bisogna ridurre l’orario di lavoro a parità di salario, per redistribuire ricchezza e aumentare l’occupazione, rispolverando una vecchia teoria del secolo scorso.

Secondo i dati elaborati dall’Ocse l’Italia subito dopo Grecia e Estonia, è il Paese dove si lavora più 33 ore alla settimana, sesto posto, tre ore in più rispetto alla media europea di 30 ore e 7 ore in più rispetto la Germania.

E i risultati nella produttività?

In Italia siamo ai primi posti come ore di lavoro ma al penultimo posto come produttività, esattamente il contrario della Germania che si trova agli ultimi posti come ore di lavoro ma nei primi come produttività.

La produttività nel nostro Paese, intesa come Pil per ora lavorata, secondo l’Ocse nel periodo 2010 – 2016 è aumentata solo del 0,14% all’anno, in Europa. Ha fatto peggio di noi solo la Grecia

Come va il potere di acquisto?

Anche su questo dato siamo agli ultimi posti in Europa, in Italia negli ultimi 10 anni è calato del -1%, dati elaborati dall’istituto dei sindacati europei Etuc (European Trade Union Confederation).

Nello stesso periodo secondo Ocse i risultati migliori per la crescita della produttività sono stati registrati in Irlanda (+6,12%), seguita da Lettonia (+2,73%), Slovacchia (+2,12%), Lituania (+2,03%), Estonia (+1,34%) e Germania (+0,4%, con un aumento degli stipendi reali dell’11 per cento. fonti dati. Il Sole 24ore – Ocse – Etuc.).

Conclusione

In pratica a quanto pare in Italia si lavora di più e si guadagna di meno, ma si produce anche di meno. Ma quali potrebbero essere i motivi per i quali si produce di meno pur lavorando più ore che in altri Paesi europei?.

A nostro avviso anche per esperienza diretta negli anni nei quali abbiamo svolto la funzione di Sales Manager in società industriali del settore food, le imprese italiane in particolare quelle medio piccole, sono sempre state mediamente restie ad investire in ricerca, tecnologia, marketing e formazione del personale. Quest’ultimo aspetto in particolare è sempre stato visto come un costo inutile e non come un investimento che unitamente ad altri nei settori sopra menzionati poteva invece aumentare la produttività e migliorare la competitività delle stesse sui mercati internazionali.