Massimo Sartelli. Macerata Hospital. Covid 19: A proposito di vaccini e comunicazione

La campagna vaccinale è iniziata da mesi, ma scetticismo e perplessità sono ancora dilaganti. Dai dubbi riguardo all’efficacia contro il COVID-19, alla rapidità con cui è stato elaborato, alla sfiducia nelle istituzioni, sino alla paura per gli eventuali effetti collaterali, sono molti gli italiani resistenti a questi nuovi vaccini ed i dati lo dimostrano. 

La paura e il dubbio possono essere normali e vanno gestiti sullo stesso piano da cui si generano, quello emotivo con una corretta comunicazione che tra messaggi contrastanti e spesso conflittuali non ha certo brillato in Italia un po’ a tutti i livelli. 

Dire che chi fa il vaccino è bravo e chi non lo fa è cattivo fa guadagnare like sui social network, ma sicuramente irrigidisce ancora di più gli scettici ed ha un effetto controproducente. 

Non va prediletto lo stile prescrittivo della verità scientifica, ma va abbracciato quello di affiancamento esperto-non esperto finalizzato a dare strumenti per un pensiero critico. 

Il paziente deve elaborare la decisione sentendola propria. La fiducia nei vaccini dipende dalla fiducia verso gli operatori sanitari, il sistema sanitario, la scienza e il contesto socio-politico, e questa fiducia va guadagnata nel tempo e con una comunicazione chiara e trasparente. Questo perché un sistema virtuoso non solo vaccina i certi ma ha anche l’ambizione di informare e convincere gli incerti!